i giovani del Cremolino
Il tamburello si ferma, la pallapugno per ora è salva. In una situazione in completa evoluzione, anche il mondo degli sport sferisterici si deve adeguare al nuovo decreto ministeriale. La serie A di tambass, che sarebbe dovuta partire il 22 marzo, è infatti sospesa fino al 3 aprile. Prima che il nuovo documento diventasse ufficiale, l'ipotesi più accreditata sembrava essere quella di disputare incontri a porte chiuse. Un'idea però tramontata di lì a poco in quanto diversi campi, compreso quello di Cremolino, non sono dotati di recinzione e non si sarebbe quindi potuto garantire il rispetto delle norme di sicurezza. Lo slittamento era quindi inevitabile. «Avevamo in programma un allenamento sabato ad Arcene, ma è saltato – commenta il presidente Claudio Bavazzano -. Oggi faremo lavoro tra di noi, visto che fortunatamente i giocatori stanno tutti bene. Geograficamente siamo svantaggiati rispetto ad altre realtà perché nella nostra zona non ci sono formazioni del nostro livello e non ci possiamo spostare». La speranza è che le partite da recuperare siano solo due. «L'obiettivo è quello di iniziare a giocare il 5 aprile dalla terza giornata – prosegue -. Le sfide rinviate si disputeranno in turni infrasettimanali. Non ci resta che aspettare nuove indicazioni».
Diversa, invece, la situazione nel balon, dove la Pro Spigno non partirà in A prima dell'11 aprile a Santo Stefano Belbo. Un inizio peraltro accompagnato da tanti interrogativi, che troveranno risposta solo nei prossimi giorni con l'ulteriore evoluzione dell'emergenza sanitaria.