"Le critiche sono legittime. Ma la formula è blindata"

EMANUELE SOTTIMANO Il “padre” del nuovo regolamento di pallapugno
 
EMANUELE SOTTIMANO E' CONSIGLIERE FIPAP  E SINDACO DI NIELLA BELBO

Emanuele Sottimano, sindaco di Niella Belbo, da tre anni del Consiglio federale della Fipap, può essere considerato il «padre» della nuova formula con cui si disputeranno i campionati di serie A e B di pallapugno. Dopo la delibera del Consiglio i commenti e le critiche non sono mancati. A Sottimano quindi il diritto di replica.
Che cosa risponde a chi ha criticato la formula?
«La "Bresciano" era in servizio da tantissimo tempo e c'era bisogno di una rinfrescata. Le critiche sono legittime, ma dobbiamo attendere e vedere come funziona la nuova; adesso è troppo presto. Nessuna formula è perfetta e qualche aggiustamento bisogna farlo».
Quali gli elementi su cui avete puntato?
«Molti giocatori si lamentano che giocano troppo e la nuova formula prevede 4 partite in meno. Novità è l'azzeramento punti della "regular season", garanzia di spettacolo nella seconda fase».
Dopo aver ascoltato le critiche c'è possibilità di qualche ripensamento o correzione?
«No; la formula è "blindata" e non cambia. Del resto era già stata adottata per il 2019 e poi sospesa perché la A era scesa a 9 squadre».
Definirla come «Formula Sottimano» le piace?
«Perché no? In effetti la formula l'ho proposta io e me ne assumo la paternità».
Bruno Campagno sostiene che si è deciso in fretta senza approfondire il problema.
«Non è vero: la discussione preparatoria, approfondita in numerosi incontri, era avvenuta l'anno scorso quando lui ancora non era in Consiglio. Anche le società erano tutte d'accordo, eccetto una. Non c'è stata quindi una proposta nuova, ma semplicemente la conclusione di un'analisi precedente».
Al di là della formula, pensa che si debba fare qualcosa per migliorare la pallapugno (partite troppo lunghe, impianti scomodi e obsoleti, servizi igienici inadeguati o assenti, tempi morti, mancanza di impianti coperti)?
«Sono tutti argomenti che conosciamo bene e che non è facile risolvere. Sulla lunghezza delle partite ci sono svariate proposte, ma è difficile andare contro la tradizione. Alcuni impianti sono obsoleti, però la manutenzione tocca ai Comuni. Il calo di pubblico è evidente; dobbiamo riuscire a portare negli sferisteri i giovani, quelli che guardano le partite in streaming, ma non vengono sui campi. L'impianto coperto sarebbe bello, ma ha costi elevatissimi, improponibili se non si realizzano sinergie per usarlo per altre manifestazioni».
Un sogno, in conclusione.
«Vedere il balon in televisione su un canale tematico di Sky. 

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