"Ho votato contro alla nuova formula della serie A"

Considerazioni di Bruno Campagno vice campione italiano di balon

Bruno Campagno, 30 anni, il più "vecchio battitore della A" 

La nuova formula della serie A di pallapugno, varata in sostituzione della vetusta «Bresciano», continua a far discutere addetti ai lavori e tifosi. Il «tricolore» Massimo Vacchetto ha manifestato perplessità su alcuni punti del nuovo regolamento. Ora tocca a Bruno Campagno, vice campione d'Italia, 30 anni, «il più vecchio battitore della A», come sottolinea con un pizzico di civetteria. Per il prossimo anno la Canalese del patron Vincenzo Toppino gli ha allestito una squadra decisamente competitiva (Roberto Corino, Lorenzo Bolla e Michele Vincenti) con la quale tentare di ritornare sul trono.
Lei fa parte del Consiglio federale in rappresentanza degli atleti. Qual è stato il suo contributo?
«La formula doveva essere cambiata già nel 2019, poi si è rimandato tutto perché la A era scesa a 9 squadre. Io ho votato contro, perché ritenevo che fosse necessario un approfondimento maggiore. Personalmente non ritengo la Bresciano così negativa».
Quali sono gli aspetti innovativi?
«Le due formule sono abbastanza simili, ma con il girone Gold a quattro, ci sono meno posti a disposizione: prima ai play off partecipavano 5/6 formazioni».
Come giudica l'azzeramento dei punti fra prima e seconda fase?
«Mi piace, perché così si dà più valore a tutte le partite. Chi era troppo in vantaggio poteva essere indotto a rallentare, invece così bisogna "tirare" tutte le gare». 
La Fipap dice che uno degli obiettivi è giocare meno.
«Non è un aspetto negativo; in questo modo si potranno evitare la sovrapposizioni di semifinali e finale fra A e B. Anche finire prima del freddo è positivo». 
Le società sono contente che si giochino meno partite e si perdano incassi?
«Mi dicono che sono quasi tutte d'accordo, quindi se va bene a loro...»
Quanto incide una formula, qualunque essa sia, sul campionato?
«Molto poco; i valori consolidati saranno ancora gli stessi».
Che campionato dobbiamo aspettarci?
«Lo scorso anno abbiamo avuto dei play off belli, combattuti e spettacolari. Quest'anno vedo molto equilibrio, perché i soliti (Vacchetto, Campagno, Raviola, ndr) saranno messi alla frusta dagli emergenti come Gatto, che è un vero fenomeno, Battaglino e altri giovani».
Un giudizio sulle finali-scudetto al meglio di 5 incontri.
«Io preferirei una finale secca in campo neutro. Avvenimento irripetibile, tensione altissima».
In conclusione: come sta il balon? 
«Più che cambiare la formula bisognerebbe fare altre cose per renderlo più attraente per il pubblico: per esempio accorciare le partite, creare delle strutture in cui il pubblico possa stare seduto comodo per 2 ore (non 4), lavorare di più con i giovani e nelle scuole. Da studiare anche la possibilità di costruire impianti coperti per la pratica invernale. In Spagna lo hanno fatto: ho visto ottime strutture in cui giocare tutto l'anno». 

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