Finali in campo neutro? "Non vanno giocate per rispetto dei tifosi"

Massimo Vacchetto ha vinto lo scudetto 2019 dopo quattro finali con Bruno Campagno

Lo scudetto 2019 della pallapugno, vinto da Massimo Vacchetto dopo quattro finali, combattute e polemiche, contro Bruno Campagno, andrà in archivio come l'ultimo assegnato con la «Formula Bresciano». Il dt monregalese Emilio Bresciano l'aveva ideata a metà degli anni '8O; dopo qualche tentativo sperimentale, è stata adottata nel 1993 e ha resistito fino a oggi ad ogni tentativo di modifica. Adesso il Consiglio federale ha varcato il Rubicone e ne ha scelto una diversa.
Che ne pensa il campione d'Italia Massimo Vacchetto?
«Per la verità non l'ho ancora analizzata a fondo, anche perché secondo me la formula non è così determinante nella lotta per lo scudetto. Ad un primo sguardo mi sembra abbastanza simile a quella vecchia, senza grandi cambiamenti».
Qualche aspetto innovativo indubbiamente c'è.
«Si, il girone Gold a quattro squadre invece dei play off a sei, solo due formazioni ammesse direttamente alle semifinali invece di tre, ma soprattutto l'azzeramento dei punti fra prima e seconda fase. Questo cambia l'approccio alle partite e potrà diminuire, nella prima fase, la voglia di vincere il maggior numero di gare possibile. Favorito invece chi dovesse recuperare da un infortunio».
È stata conservata la finale al meglio dei 5 incontri. Le è piaciuto l'esperimento quest'anno?
«Non è fondamentale per la conquista del titolo. Non sono però assolutamente d'accordo sulla disputa delle gare decisive in campo neutro. Possiamo adottare anche la finale su 7 incontri, purché si giochi sempre sui campi dei due finalisti, altrimenti si penalizzano le società e i tifosi che vedono una sola volta all'opera il loro campione e sono costretti ad andare a festeggiare altrove il titolo».
La formula della serie B prevede, dopo la regular season, un tabellone tipo tennis con le prime 8 squadre che si affrontano ad eliminazione diretta. Lo si potrebbe fare anche in A?
«Spero proprio di no. Il campionato finirebbe troppo presto».
Il Consiglio federale, a sostegno della nuova formula, ha detto che così si giocano meno partite e il campionato termina prima della stagione fredda.
«Mi sembra una stupidaggine (il termine usato è un po' più colorito, ndr). Non si è mai visto uno sport in cui si punti a giocare di meno; dovrebbe essere il contrario. Quanto al maltempo bisognerebbe costruire delle strutture per poter praticare la pallapugno anche al coperto e giocare di più».
Ritiene che la nuova formula possa modificare i valori tecnici attuali oppure sarà sempre lotta fra i soliti 2/3 protagonisti?
«In effetti potrebbe esserci qualche cambiamento, ma penso che alla fine le favorite siano ancora Canalese (Campagno) e Cuneo (Raviola)».
Per modestia, o forse per scaramanzia, il campione d'Italia ha «dimenticato» di inserire fra le favorite la sua Castagnolese, ma a lottare per il titolo italiano ci sarà anche lui, senza preoccuparsi troppo dei cambiamenti. 

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