dopo la riconquista dello scudetto
Via ai festeggiamenti in paese per il titolo dell'Araldica Il presidente: "Gioia infinita". Il messaggio dello sponsor
Due bandiere issate all'incrocio di San Rocco ricordano a tutti coloro che giungono a Castagnole delle Lanze che questo è un paese a tinte tricolori. Merito dell'Araldica Castagnolese tornata sul trono d'Italia della pallapugno. "Ed ora posizioneremo la nostra bandiera anche in cima alla torre" annuncia Mario Sobrino, presidente della società che ha conquistato il terzo titolo nel massimo campionato del balon, sempre con Massimo Vacchetto capitano e battitore. «Quello della bandiera sulla torre è un rito che abbiamo sempre rispettato fin dal primo titolo di serie B ed a quelli in A nel 2016 e '17» prosegue il numero uno, che non ha perso la voce nella festa iniziata al «Gioetti» di Canale e proseguita a Castagnole. "Non sono afono in quanto sono abituato a gridare. Me lo ha fatto notare, sabato in tribuna, anche il presidente della Federazione Enrico Costa. Sono un passionale ed emotivo". Ed tra il migliaio di spettatori presenti nell'impianto canalese, puntale anche la nonna del terzino castagnolese Emanuele Prandi che quest'anno non ha mai mancato una gara. Forzatamente assente, per motivi di lavoro che l'hanno portato lontano dal Piemonte, Claudio Manera, delle cantine Araldica, costantemente aggiornato via whatsapp ed il suo è stato il primo messaggio di congratulazioni ricevuto.
Se il primo scudetto era stato quello della sorpresa, il secondo fu la conferma di Castagnole così il terzo titolo rappresenta forse quello della rivincita, del riscatto e anche della rivalsa. «Vittoria che cancella le polemiche conseguenti a gara tre ma anche dimenticando la sfortunata stagione 2018 con l'infortunio di Massimo» aggiunge il presidente Sobrino. Ora però è il tempo della festa con una prima cena consumata sabato al ristorante "Vecchia Locanda Roma" di Castagnole. Una quarantina di fedelissimi tra atleti, tecnici e giocatori in attesa di un annunciato "tutto esaurito" in occasione del grande banchetto della vittoria che la Castagnolese ha già fissato nella serata di sabato 30 novembre, sempre nello stesso locale di via Bettica. Tra i primi a complimentarsi con il presidente il primo cittadino castagnolese, Carlo Mancuso anch'egli presente sabato a Canale ad applaudire Vacchetto e compagni. Al "sindaco dei tre scudetti" il patron Sobrino cercherà di strappare la promessa di un contributo per l'impegno che la società svolge anche in ambito giovanile, oltre al prestigio che regala alla comunità castagnolese attraverso i successi nella serie A.
Parallelamente alla programmazione dei festeggiamenti si inizia a lavorare per la stagione che verrà. «Il gruppo è tutto confermato. Lo aveva già annunciato il patron dell'Araldica e io lo ribadisco» conclude Sobrino. Tuttavia la rosa neo scudettata è destinata a perdere il terzino Rinaldi che tornerà alla Subalcuneo.