"Per me una stagione prestigiosa. Non vedo l'ora di esordire in A"

MARCO BATTAGLINO Ha vinto il campionato di serie B di pallapugno.

Marco Battaglino è capitano della Osella Surrauto Monticellese.

Marco Battaglino, con i compagni della Osella Surrauto Monticellese (Mandrile, Busca, Cavagnero) ha vinto la serie B di pallapugno. Nello spareggio di Cuneo ha battuto l'Acqua S. Bernardo San Biagio (Pettavino, Curetti, Ambrosino, Aimo) per 11-7. Vinta la prima finale per 11-10, persa la seconda per 11-4, si è rifatto nella «bella». Dopo l'equilibrio iniziale (4-4) Battaglino è arrivato al riposo sul 6-4, poi ha allungato fino al 10-6 e ha chiuso dopo aver lasciato ancora un gioco a Pettavino. «Ottima partita - ha detto - in cui abbiamo messo la grinta mancata a Monticello. In campo c'era tanta tensione, ma è andata». Marco Battaglino, classe '98, negli ultimi tre anni ha «bruciato» le tappe: nel 2017 ha vinto la finale di C1, nel 2018 «spalla» di Campagno in serie A, quest'anno ha esordito in B
Che annata è stata?
«Se anche non avessi vinto la finale, sarei stato contento lo stesso, arrivare in fondo nel primo anno di B è un risultato prestigioso. Poi è arrivata la ciliegina sulla torta e sono ancora più contento».
Che cosa c'è nel futuro?
«Senza dubbio la A. Sono emozionatissimo, ma desideroso di cimentarmi con i campioni. Giocherò a Spigno al posto di Paolo Vacchetto. La squadra è quasi fatta: spalla Giampaolo, uno dei terzini Cavagnero che mi segue ovunque (ride, ndr). Stiamo cercando l'altro terzino. Il dt sarà Alberto Bellanti».
Che cosa ha provato a vincere il torneo cadetto?
«Una soddisfazione immensa. Grazie alla mia fidanzata Eugenia, alla famiglia che mi concede molto tempo libero (Marco lavora con i genitori in un'attività commerciale, ndr), Riccardo Rosso che come con Campagno ha curato la mia preparazione fisica. Adesso vacanza (a Zanzibar) poi riprendiamo gli allenamenti. Una menzione per il mio dt Giancarlo Grasso (che mi ha seguito insieme a Sergio Corino). Per lui era l'ultima partita con la Monticellese dopo 26 anni. Volevo chiudesse con una vittoria, gliela dedico».

 

 

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