Campagno batte Vacchetto. Polemiche in finale a Cuneo

Canalese in fuga 5-10 ripresa da Castagnole. Sul 10-10 punto assegnato con misurazione della caccia, poi decisione ribaltata. Caos in campo

Al termine di una partitasportivamente drammatica, con un finale incredibile, Massimo Vacchetto ha fallito il primo match-point per lo scudetto di pallapugno. A Cuneo Bruno Campagno si è imposto per 11-10, portandosi sull'1-2. Gara 4 si giocherà sabato alle 14 a Canale. 

Grande pubblico nello sferisterio di Cuneo dove Vacchetto si è presentato da favorito. In vantaggio 2-0 gli bastava il successo per cucirsi lo scudetto sul petto, invece Campagno gli ha fatto lo sgambetto. Agli ordini degli arbitri Nasca, Montanaro e Unnia le squadre si sono schierate nelle formazioni annunciate: l'Araldica Castagnole (seguita da un pullman di tifosi) con Vacchetto, Giordano, Rinaldi e Prandi (direttore tecnico Rigo), la Torfit Canalese con Campagno, Amoretti, Boffa, El Kara (dt Corino).

Prima parte con Vacchetto nel ruolo di «lepre» (2-0, 2-2, 4-2, 4-4, 5-4, 5-5). Begli scambi, ma anche parecchi errori. Dopo il riposo, Campagno ha cambiato marcia ed è andato in fuga conquistando 5 giochi consecutivi, due dei quali a zero. Vacchetto è sparito dal campo; la sua battuta cortissima (persino un fallo al mezzo inusuale per lui) non impensieriva Campagno che sembrava volare. Assoluto dominio. Poi, arrivato sul 10-5 a un passo dal successo, è andato in crisi poco aiutato dalla squadra. Vacchetto si è ripreso e ha cominciato una rimonta sempre più convinta che l'ha portato ad agganciare il rivale sul 10 pari. Il campione di Castagnole ha giocato ad alto livello. 

Epilogo thrilling
Si è così arrivati al gioco decisivo in un clima di enorme tensione. Vacchetto si è portato sul 40-15. Poi il «giallo». Su una caccia intorno ai 55 metri Vacchetto ha ricacciato e si è accesa una discussione sul punto esatto in cui era stata fermata la palla. L'arbitro dopo aver misurato la distanza con la rotella metrica ha assegnato la vittoria a Vacchetto. Era scudetto. In campo i castagnolesi si sono abbandonati ai comprensibili festeggiamenti. Le discussioni però sono continuate e dopo un quarto d'ora l'arbitro è tornato sui suoi passi cambiando la decisione: non scudetto, ma 40-30 per 
Vacchetto e gara da continuare. 

In un clima di ulteriore tensione si è ripreso a giocare e Campagno è salito al 40 pari; poi si è arrivati alla caccia unica conquistata dalla squadra canalese. Grandi festeggiamenti di segno opposto e discussioni che inevitabilmente continueranno a lungo. 

Misurazione della caccia, cosa dice il regolamento in merito?

Cosa dice il regolamento in merito alla misurazione di una caccia? La norma in questione è la 54 del regolamento tecnico, modalità di assegnazione di una caccia dubbia che dice ‘Quando l’assegnazione di una caccia è dubbia, l’arbitro di propria iniziativa (con la collaborazione del giudice di linea, o in mancanza di questi, del segnacacce), deve eseguire la misurazione; questa viene eseguita misurando la distanza della linea mediana rispettivamente dalla caccia e dal punto di fermata della palla.
Perché in tali due misurazioni non si verifichino deviazioni in senso diagonale e conseguenti erronei allungamenti, è opportuno accertare che il punto di partenza di ciascuna misurazione dalla linea mediana sia distante da una delle linee laterali (sulla stessa linea mediana) quanto distano rispettivamente dalla linea laterale stessa (nel punto più breve), la caccia ed il punto di fermata.
Quando l’assegnazione della caccia rimane dubbia, anche dopo la misurazione, si ripete la battuta, senza che venga rimosso il segno di caccia in questione.
Se il capitano di una squadra richiede la misurazione di una caccia, il direttore di gara è tenuto ad effettuarla solo nel caso egli stesso abbia dei dubbi.

Cosa è successo sull’assegnazione del 15 nella finale potete rivederlo sul nostro video su Facebook e trarre le vostre conclusioni: se misurata nel modo corretto, se c’erano troppe persone intorno e via di seguito… ognuno farà le proprie considerazioni. La farà ovviamente la società castagnolese nel ricorso che ha annunciato nel fine-partita. Poi deciderà il giudice sportivo.

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