Massimo Vacchetto ha battuto Bruno Campagno per 11 a 6
Adesso si può svelare un gustoso retroscena. Massimo Vacchetto, alla vigilia della prima finale-scudetto della pallapugno contro Bruno Campagno, dietro promessa di non divulgare la confidenza, aveva detto: «Vinco 11-6». Sembrava una provocazione, invece si è puntualmente realizzata in campo e il «mago» Max ha dimostrato non solo di essere un campione, ma di possedere anche doti divinatorie e profetiche. La prima finale non bella, costellata da molti errori, ma tesissima, nervosa e coinvolgente, è andata in archivio con la vittoria del castagnolese che ha ribaltato l'1-4 dell'avvio di gara nell'11-6 finale.
«All'inizio sembrava che le carte fossero tutte in mano loro - ha detto - e non riuscivamo a reagire. Con qualche ritocco allo schieramento, siamo riusciti ad emergere. È stata durissima, perché i palloni muovevano tanto ed erano difficili da ricacciare». Sconsolato Campagno, che ha terminato l'incontro visibilmente affaticato: «Non siamo stati bravi a chiudere i giochi in cui eravamo in vantaggio; potevamo arrivare al riposo con un margine più ampio. Così hanno potuto recuperare. Dobbiamo essere più cattivi e molto più determinati. Vacchetto fa male, se gliene dai la possibilità».
Fra gli spettatori anche il campione d'Italia uscente Federico Raviola: «Partita dai due volti, con Campagno che nella prima parte ha dominato con la battuta tagliata. Per Vacchetto il 5-5 dell'intervallo è stato un ottimo risultato. Poi Campagno ha pagato fatica e tensione e la partita è cambiata. La finale non è finita. Già sabato vedremo un'altra gara». Seduti inizialmente fianco a fianco (poi si sono separati), gli eterni rivali Bertola e Berruti non si sono sottratti al giudizio. Berruti: «Partita molto tesa, non bella, ma le finali sono così. Nella squadra di Campagno Boffa non ha ripetuto la prova contro Raviola, mentre dall'altra parte Rinaldi è stato decisivo. Vacchetto ha fatto una bella rimonta, ma Campagno l'ha agevolato con gli errori». Bertola: «Un Vacchetto al 70% ha comunque vinto. All'inizio ha faticato e commesso errori come Campagno. Sabato ad Alba con le rete altissima Campagno sbaglierà meno, ma credo che Massimo, pur avendo vita più difficile, riuscirà lo stesso ad imporsi».