Gli spareggi scudetto sui campi di Dogliani e S. Stefano Belbo

A Cortemilia Gatto ferma Max Vacchetto (in azione). Campagno batte Raviola ad Alba

Spareggi semifinale
Sabato 5 ottobre ore 15 a Dogliani: Araldica Castagnole Lanze-Marchisio Nocciole Egea Cortemilia
Domenica 6 ottobre ore 15 a Santo Stefano Belbo: Torfit Langhe e Roero Canalese-Acqua S.Bernardo Spumanti Bosca Cuneo

Dogliani e Santo Stefano Belbo ospiteranno il doppio incrocio che eleggerà le due rivali per lo scudetto 2019 della pallapugno Banca d'Alba Moscone. Queste le due sedi che la Federazione ha designato per ospitare gli spareggi che si sono resi necessari dopo la perfetta parità registrata al termine del doppio confronto nelle semifinali della serie A. Per l'Araldica Castagnole Lanze dunque una nuova trasferta allo sferisterio di Dogliani, quest'anno già fatale per spegnere le speranze della squadra del presidente Mario Sobrino nella Coppa Italia, ma questa volta avversaria sarà la Marchisio Nocciole Egea Cortemilia. Massimo Vacchetto di parte astigiana e Cristian Gatto per quella cuneese lanciati verso il punto numero undici che verrà il biglietto con vista sulla finale tricolore. Questo incrocio sarà il primo ad aprire il week end decisivo con fischio d'inizio alle 15 di sabato. Esattamente ventiquattro ore dopo, domenica sempre alle 15, ci si sposterà allo sferisterio «Augusto Manzo» di Santo Stefano Belbo. Questo l'impianto che sarà teatro dell'altra "bella" tra Acqua San Bernardo Spumanti Bosca Subalcuneo e Torfit Langhe e Roero Canalese, rispettivamente guidate dal campione uscente Federico Raviola e da Bruno Campagno. «Per noi è sempre uno spareggio. Lo era già stato quello di domenica sera. Questa è la formula del campionato che tenta di rimettere in corsa chi è arrivato dietro. Non c'era nessun vantaggio nell'aver vinto gara uno 11-2. Dunque sarà un nuovo spareggio, quello che non si deve sbagliare» ricordava Max Vacchetto, al termine della sconfitta patita sul campo di Cortemilia che ha allungato il confronto con Cristian Gatto. Quest'ultimo, da esordiente nel massimo campionato, è riuscito a centrare la prima affermazione stagionale contro la quadretta astigiana nel match senza appello. «Abbiamo fatto tutto il contrario di quanto avevamo a Castagnole la settimana precedente. Sono soddisfatto personalmente ma anche per quanto siamo riusciti a regalare ad un pubblico sempre caldo e numeroso, che mi auguro possa seguirci in massa anche a Dogliani e sostenerci in una nuova sfida. So bene che dovremo essere più che perfetti contro un campione a cui non puoi concedere nulla se non pagandolo a caro prezzo come ha dimostrato in gara due rifacendosi sotto, nonostante fossimo avanti 10-5» commenta il capitano e battitore della Marchisio Nocciole Egea.

Saranno due spareggi a definire la finale scudetto

Sarà lo spareggio a decidere le due finaliste per lo scudetto della pallapugno. Non risolutivo il ritorno col fattore campo confermato ad Alba come a Cortemilia. Proprio su quest'ultimo sferisterio, domenica sera, il risultato meno pronosticabile con Cristian Gatto bravo a centrare il successo contro Massimo Vacchetto (11-9), sempre mancato in tutti i precedenti compreso l'11-2 di gara uno a Castagnole.
«Sapevo che non sarebbe stato facile - interviene Max Vacchetto - abbiamo avuto una partenza . Conoscevamo il campo irregolare e il calore del pubblico, ma noi non abbiamo saputo giocare al nostro livello. L'emblema di una serata storta il punto finale: avanti 40-0 ci è girato tutto storto».
Marchisio Nocciole Egea ci crede e parte con decisione: dal 2-2 al 7-2, nonostante il time-out chiesto da Gianni Rigo dopo sette giochi, prima del 7-3 alla pausa. Il pallone di Gatto viaggia, la squadra lo segue, Araldica Castagnole è meno incisiva.
Stesso copione nella ripresa: i castagnolesi vincono il primo gioco, ma i padroni di casa hanno in mano la partita, 9-4 e, dopo due giochi degli avversari, salgono a 10. Altri due punti astigiani che vanno sul 10-8.
Nel diciannovesimo gioco si arriva sul 40 pari, prima caccia per Cortemilia ed è match-ball, annullato da Castagnole che sale a 9 alla unica.
Nel ventesimo Vacchetto e soci si portano sullo 0-40, ma lo prende Gatto che allunga il confronto.
Alla bella pure Torfit Langhe e Rero Canalese ed Acqua San Bernardo Spumanti Bosca Subalcuneo.
Infatti sabato al «Mermet» Bruno Campagno è riuscito ad annullare la sconfitta subita a Cuneo per mano di Federico Raviola (11-7).
Partita in cui gli episodi sono stati decisivi.
La svolta è arrivata nella ripresa: ospiti in rimonta, sul 9-7 si arriva alla caccia unica, Raviola manda la palla al largo al ricaccio che vale il 10-7. E' il colpo del ko.
Errore pesante quello del capitano della Subalcuneo che ha giocato comunque una bella partita, però poco sostenuto dalla squadra.
La Canalese si è dimostrata più compatta, quando serviva.
Già nel primo tempo chiudendo con attenzione sui tanti giochi ai vantaggi, spesso in rimonta. Dallo 0-1 sino al 4-1, Raviola e soci recuperano due giochi, ma falliscono l'aggancio, ed i canalesi ripartono sino al 7-3 alla pausa.
Nella ripresa meglio Cuneo che si avvicina dal 7-3 al 9-7. 

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