Lotta al dominio Castellaro-Cavaion

Guerrino Mutti patron del Solferino guida la rivolta delle "piccole" contro il duopolio Cavaion-Castellaro. DUE SQUADRE AL TOP CHE UCCIDONO IL NOSTRO SPORT

Facchetti: «Un sistema a punti per riequilibrare la forza dei club»

MANTOVA. «Due squadre top che uccidono il nostro campionato». Questo il titolo della lettera di Guerrino Mutti, patron del tamburello Solferino, pubblicata ieri sulla Gazzetta e virtualmente indirizzata a Castellaro e Cavaion, ree a suo avviso di aver ormai creato un duopolio nel torneo di serie A.

Lo scudetto insomma è solo affar loro, visto che le risorse economiche di cui dispongono permettono l’ingaggio dei migliori elementi del panorama nazionale. Solita polemica di fine stagione? Non proprio, perché in Federazione il presidente Edoardo Facchetti (tricolore con il Medole nel 2011 da dt) pare aver recepito il problema: «Siamo arrivati fino a questo punto per un difetto generazionale dei giocatori - spiega il presidente - che ha spaccato in due la realtà del tamburello italiano. Ci sono pochi atleti di livello, e sono tutti fagocitati dalle società che hanno le maggiori risorse a disposizione. Tutto ciò va a discapito dell’interesse del pubblico per il campionato, ormai deciso dai due incontri tra Cavaion e Castellaro. Bisogna trovare una soluzione». E la soluzione potrebbe arrivare dall’assemblea con le società di sabato, durante la quale verrà proposto un innovativo sistema di monte punti, mutuato dal tamburello a muro e volto a “spalmare” meglio i migliori giocatori. «Ogni giocatore di serie A - prosegue Facchetti - in base alle vittorie conseguite negli ultimi due campionati, avrà un punteggio assegnato. Le società avranno un monte punti da non superare, il che significa che le più vincenti saranno per forza di cose costrette ad abbassare la loro soglia cedendo qualche elemento. Questo consentirebbe di avere almeno 3-4 società dello stesso livello». Tra le altre novità al vaglio anche la creazione di una serie A Elite a 10 squadre o l’inserimento del punteggio a set o delle gare a tempo (sperimentate nel giovanile, gare da un’ora e 30’). In serie B invece quasi sicuramente si andrà verso la creazione di due gironi per favorire i giovani.

Resta alla finestra il presidente del Castellaro Arturo Danieli, tra i virtuali “destinatari” della lettera di Guerrino Mutti: «All’inizio del campionato ricordo che proprio Mutti si era arrabbiato perché sosteneva che gli avessimo sottratto sul mercato due dei migliori mezzovolo. L’idea del monte punti può anche essere positiva, ma mi riservo di ascoltare prima cosa ci dirà il presidente Facchetti sabato prima di esprimermi del tutto. È indubbio che ci sarebbe più equilibrio, ora come ora non posso negare che la serie A sia una lotta tra noi e il Cavaion. Se questa piccola rivoluzione andrà in porto cambierà tutto».

L'INTERVENTO DI GUERRINO MUTTI

Già dalle interviste rilasciate alla stampa si rileva che il gioco del tamburello va a due velocità: Cavaion e Castellaro in solitaria verso il primato e le altre dieci squadre a giocarsi il terzo posto. Ormai è così da anni e ciò va a scapito delle tifoserie presenti in campo che sempre più non possono aspirare con la loro squadra al primato. Un primato reso impossibile dai valori in gioco tutti concentrati in due compagini. I giocatori di valore sono falcidiati dall'età e nuove leve all'orizzonte non se ne vedono. La ciliegina sulla torta la rileviamo dalla Gazzetta di Mantova di mercoledi 20 settembre: le formazioni che le due squadre " mostro" del campionato si darebbero nella stagione 2018 - 2019, compresi i movimenti degli allenatori, alla ricerca forse di un maggiore equilibrio per lo spettacolo di cinque, sei incontri diretti fra le due squadre nell'arco di tutta l'annata agonistica o di una supremazia invertita, finalizzata sempre e solo alle tifoserie delle due squadre. Quindi noi tutti dei piani sottostanti già serviti e preparati a subire in partenza un altro anno di sconfitte dirette; ad esempio il Solferino, che con il terzo posto già consolidato, risulta il migliore delle altre dieci comprimarie, già è deputato a giocarsi per la prossima annata il terzo posto. I giocatori al top si contano sulle dita di due mani, concentrati i migliori prima in una squadra, il Callianetto, al ritiro di questa, che ha vinto per anni lo scudetto, si sono distribuiti fra le due prime squadre di oggi: Cavaion e Castellaro, che volando in solitaria verso il primato, ripetono nel tempo la stessa situazione. Chi è costretto già in partenza ad accontentarsi del gradino più basso del podio, avrebbe qualcosa da dire, non certo per personale ambizione, anche, ma sopratutto per un apporto al fine di salvare il tamburello, lo sport che per anni è stato principe nelle nostre contrade di provincia. Com'è possibile avere degli sponsor importanti se già in partenza la squadra sponsorizzata non può ambire a giocarsi lo scudetto? Uno sponsor mette a disposizione del denaro e non certo per fare beneficenza, ma per avere un rientro e questo lo può pensare in funzione delle possibilità che la squadra ha sul primato, giocandosi, inoltre, la passione personale sulle sfide ai vertici della classifica. Neppure è questione di soldi, perché si possono comprare uno o due giocatori, ma andrebbero strappati alle prime due squadre, impossibile farlo perché, si dice, non esiste la disponibilità dei giocatori buoni, che da anni ambiscono a far squadra, tutti insieme per mettere una seria ipoteca sullo scudetto, sulla Coppa Italia e sulla Coppa Europa. Mi si dice che il prossimo anno le partite saranno disputate sempre in campo, ma vittorie e sconfitte decise a tavolino. Questo per eliminare il duopolio? Ma il tifoso la vittoria della sua squadra la vuole gustare sul campo e non, magari, il giorno dopo, conoscerla dalla stampa perché scaturita dalle alchimie della cabala. Niente da fare, se così permarranno le cose il tamburello continuerà a perdere terreno e la colpa, in parte, va ascritta anche alle due società in auge che continuano a lavorare intorno alle loro due squadre per renderle sempre più forti, ma nello stesso tempo sempre più solitarie nel campionato. Una proposta, sicuramente provocatoria, ma credetemi non so più cosa pensare per dare forza al tamburello, potrebbe essere lo sdoppiamento della serie A: una A1 dove giocano il Cavaion e il Castellaro per uno loro scudetto, e una A2 in cui giocano le altre dieci squadre, con i valori in campo equilibrati, per contendersi il loro scudetto.

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