Si è concluso domenica scorsa il massimo campionato maschile.
IL CAVAION FESTEGGIA IL TERZO SCUDETTO
La giornata non era di grande fascino visto che tutti i principali verdetti erano già stati assegnati. Nonostante tutto, la rubrica chi sale e chi scende viene fatta lo stesso, anche in un contesto più difficile.
CHI SALE:
CAVAION
Si può non menzionare una squadra che ha conquistato il suo terzo scudetto a punteggio pieno, vincendo anche Coppa Italia e Coppa Europa? Assolutamente no. Da segnalare che negli ultimi anni, quando i veronesi non hanno vinto il titolo sono arrivati secondi. Nel 2013 erano stati sconfitti ad Aldeno nella finale scudetto dal Callianetto, squadra dominatrice in Italia e in Europa per un decennio e nella scorsa stagione analoga sorte contro un Castellaro assoluto dominatore. Annata eccezionale e domenica 15 ottobre, c’è la possibilità di conquistare un altro trofeo la Super Coppa. Visti i numeri di questa stagione i veronesi partono come logici favoriti. La vittoria non è soltanto dei giocatori, ma anche della società che dopo il secondo posto della scorsa stagione ha saputo operare al meglio sul mercato per tornare ai vertici. Partito l’esperto e pluriscudettato Andrea Petroselli è arrivato Federico Merighi, giocatore cresciuto tantissimo nei suoi trascorsi a Castellaro che ormai è il presente e il futuro del tamburello. Sono arrivati due rincalzi di livello ed esperienza come Simone Antonioli, uomo squadra e Mattia Barbazeni, giocatore che quando è stato chiamato in causa, si è sempre ben comportato. Considerando che entrava in campo al posto di Federico Gasperetti e Stefano Previtali, non due giocatori normali, l’impresa è da sottolineare. Bravo anche il direttore tecnico Luca Baldini al primo anno nel ruolo di direttore tecnico. Certo l’organico a sua disposizione era il top dell’eccellenza, ma nello sport non sempre è facile amalgamare tanti campioni, soprattutto dopo un anno senza successi e dopo un ciclo vincente targato Edoardo Facchetti.
COSA SCENDE
INTERESSE DELLE GARE
Questa settimana non viene punita nessuna squadra. Le motivazioni ormai mancavano, dopo un’annata lunga e impegnativa si era con la testa ad un meritato riposo e al futuro, cosa più che comprensibile. L’unico fattore che va a ribasso è l’interesse della giornata e non potrebbe essere diversamente, visto che tutti i verdetti erano già stati emessi.