Il presidente della CTF avv. Roberto Caranzano con Aristide Cassullo tecnico del Cerrina, società capofila a sostegno dei due gironi così da non perdere il Piemonte
Ipotesi ventilata già lo scorso anno (ufficialmente richiesta dal Cerrina) ma rigettata all'unanimità dal voto delle società e quest'anno fatta propria dal nuovo presidente Edo Facchetti. Obiettivo è ampliare il numero delle contendenti riducendo i costi legati alle trasferte che hanno penalizzato soprattutto le società piemontesi. A fine anno oltre alle due promozioni dalla C alla B si dovrebbe procedere a due ripescaggi attingendo tra le sette finaliste di C che hanno dato il proprio assenso a concorrere in B nel 2018. Pertanto nel primo raggruppamento dovrebbero esserci le astigiane Cinaglio e Castell'Alfero ma, molto probabilmente, Cerrina Cavallo e Chiusano, quest'ultimo approdato alla fase nazionale. Qualche incognita resta sul Castell'Alfero dopo la partenza di diversi atleti (unica conferma Raschio) che potrebbe cedere i diritti a Rilate Montechiaro oppure Gabiano e Ovada, anch'essi interessati alla nuova B low cost.
Ultimo sforzo e per Cerrina Cavallo la serie B diventerà realtà. Urna benevola per la squadra di coach Cassullo nell’abbinamento della semifinale che, in caso di vittoria, significherà automatica promozione. Gavello e compagni domenica (alle 15) sul neutro di Madone (Bergamo) incroceranno la veronese Palazzolo, che aveva chiuso seconda il girone veneto. Settimo-Bonate Sopra è l’altro match che eleggerò la seconda finalista al titolo nazionale assegnato il 30 settembre.