Una splendida giornata di sole ha permesso ieri di recuperare la gara, saltata il 19 aprile scorso per avverse condizioni atmosferiche, tra il Cinaglio e i veronesi del Bardolino, accreditati come squadra ostica, se non altro per un trascorso storico-sportivo più che decoroso.
Da parte mia buoni ricordi nel riandare a quel 1989 quando proprio in terra scaligera sconfiggemmo i locali diventando Campioni d'Italia dell'allora FIGT: del quintetto di quel Castellero in panchina il terzino di allora Gianni Macario, coach del Cinaglio attuale. Campo perfetto e condizioni ottimali sotto tutti i punti di vista. La gara non ha avuto praticamente storia tanto è stato lo strapotere di Belluardo, Pavia e soci, reattivi, concentrati ed efficienti in ogni reparto. Gli ospiti hanno accennato a qualche timida reazione soltanto quando il risultato era ampiamente acquisito ed anche lo spostamento di Diego Bertagna, l'uomo di maggior esperienza, portato a fondo campo al posto di Marchi non ha ottenuto gli effetti sperati. Buon pubblico a bordo ed intesa perfetta del trio Viotti - Ceron - Maccario, ai quali è affidato il compito di una possibili ascesa dei propri atleti verso la serie A, attesi da un "tour de force" non indifferente, da affrontare con molta attenzione. Domenica prossima trasferta a Costermano di Verona, ed a seguire due gare interne il 1 maggio contro i mantovani del Ceresara ed il 4 maggio contro il Cavaion, splendida località a pochi metri dal Lago di Garda.
Bardolino: Marchi - Ederle - Diego Bertagna - Bonoldi (cap.) - Fezzardi - ris. Andreoli
Cinaglio: Pavia - Belluardo - Valle - Forno - Cozza (ris. Oggero)
Arbitro: Curcio di Settime. Le due squadre: Cinaglio, in bianco, Bardolino in rosso