La Supercoppa completa la bacheca. Il ds Sandro Tabai: “I trofei? Frutto di una lunga programmazione”
CINQUE TITOLI TRA INDOOR E OPEN
“Il nostro progetto è nato nel 2011, quando eravamo in B. Anni di duro lavoro, ma ne è valsa la pena”
CASTELLARO Con la Supercoppa di tamburello conquistata domenica, il Castellaro ha chiuso una stagione che il direttore sportivo Alessandro Tabai definisce “stellare”. Questo l’elenco dei titoli, in ordine cronologico: Campionato indoor, Coppa Europa indoor, Coppa Italia, Campionato e Supercoppa. Tutto di serie A, naturalmente.
Tabai, come si giunge a questi traguardi?
«Con la programmazione, non conosco altri metodi. Il nostro progetto è nato nel 2011, quando disputavamo la serie B. Abbiamo impiegato cinque anni per portarlo a termine, ma ne è valsa la pena».
Già l’anno scorso siete andati vicini allo scudetto, quest’anno lo avete conquistato: quali le differenze nelle due stagioni?
«L’avversario è sempre lo stesso: il Cavaion Monte. Anche l’anno scorso potevamo conquistare lo scudetto, invece nel finale di stagione si sono infortunati giocatori per noi fondamentali, per cui i veronesi hanno avuto via libera. Quest’anno non abbiamo avuto infortuni significativi. Ma non è la sola ragione. C’è stato l’arrivo di una nuova allenatrice, mentre il rendimento dei singoli è migliorato rispetto alla passata stagione».
Cos’ha portato di nuovo Stefania Mogliotti?
«Ha portato qualcosa di nuovo a livello tecnico e anche a livello di rapporti con i giocatori. E’ una ex giocatrice di grande qualità, per cui ha acquisito un’esperienza che le è tornata sicuramente utile da direttore tecnico».
Diceva dei giocatori...
«Quest’anno è letteralmente esploso Federico Merighi, mentre Manuel Festi e Manuel Beltrami si sono confermati sui livelli che tutti conoscono. Cito anche Niki Ioris, il miglior terzino del massimo campionato».
FOTOGALLERY 18.09.2016 Cavaion Veronese - Castellaro
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