Chi sale chi scende 2025: 7.a giornata

SERIE A CHI SALE

SOMMACAMPAGNA

La trasferta di Cinaglio era di fondamentale importanza per Sandro Albertini e compagni. Vincere era doveroso e alla fine il successo è arrivato. Non è stata una vittoria facile. Gli astigiani nel primo set hanno ribattuto colpo su colpo e sono stati bravi a restare in partita fino alla fine: 5-5, poi i veronesi hanno piazzato il colpo del ko. Secondo set a senso unico. Quello che contava per il Sommacampagna erano i tre punti. Sono arrivati, ma adesso si deve essere più continui perché l’organico è di qualità e può fare di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi.

CHI SCENDE

CAVRIANESE

Primo set perso 6-3. Nel secondo va subito sotto nel punteggio. Buono per il sodalizio mantovano il fatto che l’arbitro deve sospendere la gara. Nel recupero i mantovani dovranno cercare di raddrizzare una sfida che per loro non è certo iniziata nel migliore dei modi. Fare punti in Val Brembana per come si è messa la gara sarebbe un ottimo risultato

 

SERIE B

CHI SALE

CAVAION

Vince un derby cosa sempre positiva e si rilancia in classifica. Lascia l’ultimo posto in classifica al Cereta. Se i tre punti riusciranno a dare morale e seguirà più regolarità nel corso del campionato i ragazzi di Edoardo Peroni possono tranquillamente conquistare la salvezza.

FONTIGO

Stesso discorso fatto per il Cavaion. Serviva una vittoria per rilanciarsi in classifica ed è arrivata. L’ultimo posto è stato lasciato al Cereta. Certo la situazione di classifica non permette passi falsi nelle prossime gare, ma con una classifica ancora molto corta e un campionato molto equilibrato, tutto può accadere. E’ penultima, ma a cinque lunghezze dal duo che occupa il secondo posto composto dal duo Valgatara e Noarna

NOARNA

In C nella scorsa stagione. Inizia con qualche sofferenza, ma non si scompone. Il secondo posto in classifica non era certo un risultato inimmaginabile a inizio campionato dopo sette giornate. Ha notevoli margini di crescita, se continua così ed evita qualche calo fatale in altre gare può ottenere belle soddisfazioni anche in un campionato duro e impegnativo  come quello cadetto.

CHI SCENDE

SEGNO

Sembra assurdo a vedere il piazzamento in classifica, primo posto con tre punti di vantaggio sulle seconde. Tuttavia nello sport si devono analizzare tanti parametri, più o meno importanti. Uno che fa la differenza, perché misura il tasso di maturità della squadra, è la cattiveria agonistica nei momenti decisivi della gara. Dopo aver vinto il primo set, avanti nel secondo 5-3, doveva chiudere la gara. Non lo fa. Poteva prendere tre punti, si deve accontentare di uno solo, soddisfazione minima. La squadra ieri ha fatto passi indietro rispetto alla vittoria di Castelli Calepio, ma cosa ancora più preoccupante ha dimostrato poca maturità. Certi errori in futuro vanno evitati. Su questo dovrà lavorare molto il direttore tecnico Giampaolo Merighi, altrimenti il Segno resterà una squadra in grado di fare un buon campionato, ma mai quel qualcosa in più che tradotto in maniera molto semplice si chiama salto di categoria. Urge un esame di coscienza da parte di tutti.

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