Il Cremolino vuole Damiano Tommasi

L'ex calciatore punta alla presidenza della Fipt e il club ovadese ne appoggia la candidatura. E in panchina torna Antonio Surian
Di Damiano Tommasi si ricordano soprattutto i successi sui campi di calcio, culminati con lo Scudetto e la Supercoppa italiana conquistati con la maglia della Roma nel 2001. Ora però, l'ex bandiera giallorossa - presidente fino all'estate scorsa dell'Associazione Italiana Calciatori - sembra voler tornare al primo amore d'infanzia, quando nella sua Negrar, in provincia di Verona, giocava a tamburello.
Una passione di famiglia tramandata prima dal nonno e poi dal papà, entrambi ex praticanti della disciplina. Un ritorno che non sarebbe però sui campi, ma nei quadri dirigenziali di una federazione che a febbraio andrà a elezioni.
Al momento nulla di ufficiale, ma la pista sembra calda e lui stesso non ha nascosto il desiderio di tentare la nuova avventura. Ipotesi che sta già raccogliendo molti consensi nell'ambiente, anche dalle parti di Cremolino. «Credo sia un bel treno sul quale salire - commenta il presidente Claudio Bavazzano -. A livello di immagine potrebbe far fare un bel salto di qualità al nostro movimento. Avendo sicuramente tante conoscenze, potrebbe magari portare nuove realtà a investire in questo sport. Il rischio di un buco nell'acqua? Forse c'è, ma credo valga la pena fare un tentativo».
L'auspicio è arrivare a una collaborazione con Edoardo Facchetti, apprezzato presidente uscente. «Sarebbe sbagliato non riconoscere quanto di buono fatto da Facchetti in questo quadriennio, come il punteggio assegnato ai giocatori e la Coppa Europa portata da due a tre squadre - prosegue il patron ovadese -. Sarebbe dunque bello se le parti trovassero un punto d'incontro, senza escludere Tommasi a priori. Lui potrebbe diventare il simbolo della rinascita di questa disciplina, ma è bene che anche tutti gli altri diano continuità a quello che hanno già fatto».
Alla candidatura dell'ex azzurro si sta lavorando su più fronti. «Spero si trovi un accordo e allo stesso tempo un ruolo chiave per Tommasi, che deve poter dialogare con il Coni con ruoli decisionali importanti - spiega Giancarlo Marostica, ex campione cremolinese di tamburello a muro -. Io mi sto muovendo sul versante piemontese, mentre un campione come Manuel Beltrami su quello lombardo-veneto. In generale sono tutti favorevoli a patto che Tommasi entri senza scombinare una federazione che di certo non naviga nell'oro. Anche io auspico una collaborazione con Facchetti».
Il nodo principale sarà arrivare a una coesistenza costruttiva e non a una divisione che sfocerebbe in una sfida elettorale diretta tra due figure che a quel punto sarebbero solamente avversarie. «Facchetti conosce benissimo i meccanismi della federazione e quindi la loro sarebbe una grande coppia - chiosa Marostica -. Se il nuovo assetto dirigenziale avesse bisogno del mio aiuto, mi metterei a disposizione».
In attesa di sviluppi, arrivano intanto buone notizie in previsione della prossima stagione dopo lo stop totale forzato di quest'anno. La serie A, Covid permettendo, dovrebbe infatti iniziare l'11 aprile e chiudersi a fine settembre. Al via le 11 squadre già presenti ai nastri di partenza nel 2020. Ad agosto si disputerà invece la Coppa Italia a Noarna, in Trentino. Le vincitrici delle due competizioni si affronteranno poi in Supercoppa a inizio ottobre. «Il nostro obiettivo è qualificarci alla Coppa, ovvero essere tra le prime 6 al termine del girone d'andata - dichiara Bavazzano -. A fondocampo giocheremo con Ferrero e Tanino. Briola sarà il nostro mezzovolo, mentre Accomasso e Bottero agiranno da terzini. Stiamo ancora cercando il sesto uomo. A luglio sono in programma le partite serali. Essendo noi l'unica piemontese del torneo, con le nostre avversarie piuttosto lontane, ci auguriamo di avere il turno di riposo in quel periodo, in modo da evitarci almeno una lunga trasferta notturna».
A guidare il gruppo tornerà Antonio Surian, dopo l'addio burrascoso di circa un anno e mezzo fa. Il direttore tecnico si è infatti chiarito con la società ed è ora pronto a ricominciare da dove aveva lasciato

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