Ubiali: «Non vedo le possibilità per iniziare a giocare entro breve»

 
Open:  In attesa del protocollo con le normative da rispettare.
 
Il vice presidente Ubiali  «Non vedo le possibilità per iniziare a giocare entro breve».
- Come gli sport di squadra, anche il tamburello è ai blocchi di partenza pronto a iniziare la stagione open 2020 appena l’emergenza coronavirus allenterà la presa e le disposizioni governative lo consentiranno. Dal 4 maggio potranno riprendere gli allenamenti degli atleti professionisti o d’interesse nazionale che praticano sport individuali, nel rispetto del distanziamento previsto dalle normative sanitarie contro la pandemia. Per gli sport di squadra bisognerà aspettare il 18 maggio. Il via libera, è arrivato domenica sera con la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha illustrato il contenuto dell'ultimo decreto ministeriale e il tamburello, per le sue caratteristiche, permetterà, con alcune accortezze, di essere praticato in sicurezza a tutti i livelli: dalle squadre giovanili al settore agonistico, disputando tornei e campionati.  L’attività open non è uno sport di contatto si gioca all’aria aperta ma non per questo dovranno mancare attenzioni per ridurre al minimo le possibilità di contagio rispettando il protocollo che sarà comunicato dalla Federazione seguendo le indizioni del Coni. «Il protocollo andrà applicato nella totalità dalla serie A e da tutte le altre serie o categorie - afferma il bergamasco Flavio Ubiali vice presidente nazionale della Federtamburello con delega al settore tecnico - Anche se la nostra disciplina non prevede contatti in campo, non vedo comunque la possibilità di iniziare a giocare entro breve, tanto più che squadre delle serie maggiori hanno in forza giocatori di altre regioni e quindi, impossibilitati a spostarsi. Sin che non sarà tolto il divieto di movimento al di fuori della propria regione e non avremo la certezza da parte delle società di possedere gli strumenti necessari per contrastare ogni possibilità di contagio, non daremo il via ad alcuna manifestazione».    
 
Ed è proprio con quale manifestazione inizierà la stagione 2020 a tenere banco nelle discussioni degli addetti ai lavori. Per i campionati con la formula consolidata negli anni, pare non ci siano i tempi necessari salvo che, da parte di tutti, ci sia l’intenzione, remota per la verità, di prolungare l’attività all’autunno inoltrato. Qualche società è per una edizione “ridotta” dei campionati con il solo girone d’andata. Altre per l’abolizione totale, preferendo alcuni tornei magari con più giornate di gare come per la Coppa Italia.          
Di ipotesi se fanno tante insomma, ma di ufficiale non c’è ancora nulla visto che la FIPT non s’è ancora espressa ufficialmente.  «Affronteremo il problema nel consiglio federale in programma prima del 18 maggio – conclude Ubiali – Posso solo aggiungere che prima ancora saranno consultati i presidenti delle serie maggiori e quelli dei nostri comitati provinciali. D’intesa decideremo se, come e quali manifestazioni disputare nei prossimi mesi. Tutti abbiamo voglia di dimenticare questa fase e di ritornare sui campi di gara, ma, ripeto, rispettando totalmente le misure di sicurezza sanitarie».
 
Nella foto Flavio Ubiali.

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