Il tamburello dice stop e dalle "porte chiuse" si passa alle palline ferme. Difficile pensare diversamente dopo gli ultimi provvedimenti e così l'avvio dei massimi campionati maschili, sia open che muro, che era stato nei giorni scorsi previsto senza la presenza di pubblico ora sflitta definitivamente. Nella giornata di lunedì la Commisisone tecnica della Federtamburello, presieduta dall'avvocato astigiano Roberto Caranzano, ha posto la firma al provvedimento che annulla le precedenti comunicazioni e sospende le competizioni di tutte le specialità, di ogni serie e categoria, fino al 3 aprile. Il precedente atto prevedeva che le prime giornate si disputassero secondo l'originale calendario, sia per la serie A open maschile che per il torneo cadetto (nel quale milita anche il Rilate con campo amico il «Gerbo» di Chiusano). Allo stesso modo sarebbe dovuta partire secondo quando previsto anche la serie A muro con giornata inaugurale il 22 marzo. Non era invece interessata l'attività femminile in quanto sia la serie A come i due gironi di serie B scatteranno solo il primo week end di aprile. In tutti i casi non era comunque consentita la presenza di spettatori. Decisione quest'ultima che, soprattutto sulle piazze del tambass, aveva portato da parte di più di un dirigente a caldeggiare lo slittamento anche se alcuni dirigenti parevano fermi nella rigida osservanza del calendario. Il provvedimento governativo ha obbligatoriamente messo a tacere voci contrastanti e la comunicazione della Federtamburello ha rimandato l'avvio dell'intera attività sferistica ad inizio aprile. «Per quanto riguarda gli allenamenti per i tesserati agonisti, che sono consentiti nelle strutture sportive a porte chiuse e senza presenza di pubblico, oppure all'aperto, le stesse sono rimesse all'osservanza delle disposizioni delle autorità pubbliche»