Briola da Tonco al Cremolino. A Solferino con Beltrami, Pierron, Marchidan e Cavagna

Dopo la parentesi a muro Ivan Briola torna nella serie A open a Cremolino

Perso il Chiusano la serie A del tamburello open torna in numero dispari. Una stagione 2020 che vedrà in corsa undici formazioni, in lotta per lo scudetto ma anche per evitare la retrocessione in cadetteria. L'ufficialità è giunta, nei giorni scorsi, dalla pronuncia da parte della Commissione tecnica federale della Federtamburello che è presieduta dall'avvocato astigiano Roberto Caranzano. Ai nastri di partenza di un torneo che scatterà con la prima giornata il prossimo 22 marzo per chiudersi alla vigilia dell'autunno (20 settembre) ovviamente la mantovana Castellaro, pronta a difendere lo scudetto che si è cucito sulle maglie nel 2019. Prima rivale la conterranea Solferino dove salutato Samuel Valle (approdato nella A del muro col Vignale) al confermato Manuel Beltrami si affiancheranno gli ex compagni del Callianetto Yohan Pierron e Giorgio Cavagna ma anche il pieese Luca Marchidan ed ancora le altre virgiliane Ceresara, Guidizzolo e la neopromossa Castiglione delle Stiviere. Ci sarà sempre l'eterna rivale ma ora ridimensionata per volere del patron Peroni e rivoluzionata Cavaion come sempre dalla sponda veronese Sommacampagna e poi dalla sponda trentina Sabbionara oltre all'altra matricola Tuenno e la bergamasca Arcene (nelle cui file è stato ingaggiato Davide Gozzelino). In una geografia dove a dominare è il Nord Est spicca l'unica piemontese, l'alessandrina Cremolino che si appresta ad affrontare la quindicesima stagione consecutiva nella serie A. Lo farà con un team a trazione astigiana in virtù del ritorno di Ivan Briola (da Casa Paletti Tonco nella A muro) e dando fiducia ai giovani ex Chiusano Francesco Tanino e Filippo Martinetto. Dal momento che le formazioni iscritte risultano undici, il dibattito all'interno della Commissione verteva su due soluzioni: il ripescaggio di una squadra di serie B (Bardolino aveva avanzato la propria candidatura) oppure, appunto, disputare il prossimo campionato in numero dispari ed un quintetto a turno a riposare. C'è chi vede in questa decisione la volontà da parte dei vertici della Federtamburello di voler ridurre il numero delle partecipanti alla serie A a dieci fin dal campionato successivo. Tesi che, tuttavia, viene smentita direttamente dall'avvocato Caranzano: «il campionato 2020 era previsto a dodici squadre ma sarà ridotto per via di una rinuncia, e peraltro il format a dodici è previsto pure il torneo del 2012. Salvo ulteriori rinunce di società».

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