Campionato open 2020 e 2021: società Vs Federazione, qualcosa bolle in pentola?

 
Campionato open 2020 e 2021: società Vs Federazione, qualcosa bolle in pentola? 
 
Le società bocciano la Federazione: "Serie A a 12 squadre e non a 11"
Nonostante la pausa invernale e le festività natalizie l'attività open non conosce riposo. Stavolta il ruolo di infaticabili non spetta ai giocatori bensì ai presidenti delle società di serie A e B, motivo di cotanto fermento alcune decisioni prese dalla federazione e contestate dalla maggior parte delle squadre. Portavoce dei club due patron mantovani come Fabrizio Pezzini (Ceresara) per la A e Luigi Bertagna (Cereta) per quanto riguarda la cadetteria. Prima è doveroso un piccolo passo indietro. La FIPT ha già deliberato le linee guida valide per la prossima stagione: massimo campionato ad undici squadre – il Chiusano ha rinunciato all'iscrizione nella prossima - e nessun ripescaggio dalla B, nonostante l’interesse di Cavrianese e Cereta neo retrocesse, e del Bardolino, terzo lo scorso anno in B ma disposto a fare subito il salto di categoria. La Federazione è stata peró inamovibile e ha già predisposto in fretta e furia il nuovo calendario 2020, destinato a breve ad essere divulgato al pubblico. È invece quantomeno curioso il diverso trattamento riservato ai piemontesi del Rilate, ripescato in B per ‘non alterare il format a dodici formazioni’. La serie A ad undici partecipanti non sarà l’unico cambiamento adottato. Una promozione/retrocessione sarà decisa al termine dello spareggio tra la seconda classificata in serie B e la penultima di A, mentre come da consuetudine l’ultima di A e la prima di B si scambieranno i campionati di appartenenza. Altro punto focale della discussione la linea dei terzini, che ha creato non pochi problemi agli arbitri durante la stagione da poco conclusa e, di conseguenza, ha scatenato conseguenti polemiche: “Anche per dare una mano alla classe arbitrale, la quasi totalità delle società sarebbe d’accordo per rimuovere la linea dei tre metri – spiega il presidente del Ceresara Fabrizio Pezzini – abbiamo raccolto le opinioni di tutte le varie squadre tramite un sondaggio, ed è stata confermata la sensazione che tutti vorrebbero una serie A a dodici squadre o, quantomeno, a numero pari. Già a partire da questo campionato, se non fosse possibile dal prossimo. Una A ad undici significa che ci sarà meno spazio, magari per una piccola realtà locale, di sognare in grande e ambire alla massima serie. Presto incontreremo la FIPT portando le nostre opinioni - chiosa Pezzini - con la speranza e la convinzione che verremo ascoltati". Anche perché, cosa da non sottovalutare, il 2020 vedrà lo svolgersi di nuove elezioni federali.

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