Meno partite ma più spettacolo: Coppa Italia, fase finale rinnovata

Per la terza volta di fila nel Mantovano a Castellaro, Cavriana e Guidizzolo. Il presidente nazionale Facchetti: «Cresceremo solo con il gioco di squadra»

Conferenza stampa fasi finali Coppa Italia 2019. L'appello di Tondini: "Fate come noi"
“Lancio un invito alle altre federazioni del tamburello come Verona, Trento, Bergamo, Asti e tutte le altre. Unitevi in 3-4 società e fate quello che abbiamo fatto noi a Mantova. Insieme è più facile. Negli ultimi tre anni questa esperienza ci ha regalato parecchie soddisfazioni, creato belle sinergie tra le squadre organizzatrici. Finisce il nostro triennio, ma non è che l’inizio del percorso”. Questo l’appello di Oscar Tondini, presidente della Cavrianese, che ha parlato alla conferenza stampa di ieri sera davanti alle numerose persone presenti al Centro MASec di Guidizzolo. 

La Cavrianese, assieme a Castellaro ed appunto Guidizzolo, ospiterà per il terzo ed ultimo anno consecutivo le fasi finali della Coppa Italia dal 6 al 14 agosto. 
Un’ esperienza triennale positiva che deve servire come ispirazione per chi si ritroverà l’onore, e l’onere, di organizzare già dalla prossima edizione questa storica manifestazione.
Parole di soddisfazione anche per gli altri due patron: “Siamo contenti perché l’intento di tutto questo era avvicinare più ‘estranei’ possibili al tamburello - ha spiegato il mitico Arturo Danieli - e penso che sia stato fatto un bel lavoro”. 
“Finisce il nostro triennio ma dobbiamo continuare a lavorare su questa strada e coinvolgere le persone con eventi del genere” ha condiviso il padrone di casa Claudio Bertasi.
Tante le personalità del tamburello che hanno parlato dal palco del MASec. Come il consigliere nazionale Maurizo Pellizzer, il quale ha sottolineato l’importanza di avvicinare chi non conosce questo sport al vero protagonista, il campo: “Più si stimola la partecipazione e più il movimento può rafforzarsi. Qui non è solo uno sport, fa parte della storia. Un tamburello forte può servire come promozione del territorio. La formula della Coppa Italia è coinvolgente, dunque funziona”.

Anche il presidente della Commissione Tecnica Roberto Caranzano ha parlato della formula dell’evento: “Rispetto all’anno scorso abbiamo tolto i due gironi di qualificazione, poichè troppe gare erano scontate e non è quello che la gente vuole vedere. Quindi meno gare ma più belle, equilibrate ed affollate. Avremo giovedì 15 a disposizione per recuperare eventuali incontri rinviati, nel caso vedremo di inserire un ulteriore evento”.
È poi arrivato il turno di Enzo Cartapati, presidente FIPT Lombardia e della commissione storica, il quale oltre a qualche breve accenno sulla storia della Coppa Italia (presente fin dal 1980 e arrivata oggi alla 40esima edizione) ha ricordato il recentemente scomparso Giuseppe ‘Pinot’ Ferrero, una vera e propria figura di culto in particolare del movimento astigiano e piemontese. 
Dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito dei rappresentati politici dei paesi ospitanti, sono arrivate le parole del delegato CONI Giuseppe Faugiana, che ha spiegato come attraverso lo sport e la tradizione si possano insegnare quei valori ormai perduti alle nuove generazioni, e del presidente FIPT Mantova Giancarlo Rizzi, che ha ricordato gli sforzi che la federazione compie per portare il tamburo nelle scuole virgiliane. 

Poi la consegna di alcuni pensieri (tra cui dei tamburelli per celebrare l’imminente manifestazione) alle autorità locali presenti e ad alcuni patron presenti.
Infine il pensiero finale del presidente nazionale Edoardo Facchetti: “Non è semplice quello che stiamo provando a fare, ma quello che ci spinge tutti i giorni è la passione. C’è ancora tanto, tanto da fare per dare la visibilità che merita al tamburello, e non parlo di regolamenti tecnici. Bisogna alzare ulteriormente l’asticella per lavorare sempre meglio, credendo sempre in quello che si fa. Per noi il gioco di squadra è fondamentale, e solo uniti, tutti insieme, riusciremo a crescere”.
Appuntamento dal 6 al 14 agosto sui campi di Castellaro, Cavriana e Guidizzolo. 

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