Serie A e B 2019: chi sale chi scende prima della pausa

I campionati di A e B si fermano per lasciare spazio al Memorial Giorgio Sangalli, Coppa dell'Amicizia, Coppa Italia, finali campionati giovanili. L'ultimo turno comunque ha promosso alcune squadre, bocciato altre. Questo quanto emerso dall'ultimo turno di campionato.

exploit di pubblico per la finale di B femminile a Goito con 200 presone da non sfidurare con le semifinali del muro (foto Daniele Fontana)

SERIE A CHI SALE:

CERETA:

Potrà sembrare un paradosso, forse è difficile essere d'accordo con questa mia valutazione, ma la squadra mantovana pur retrocessa sta onorando al meglio il finale di stagione. Nelle ultime due gare sono arrivati due punti, esattamente lo stesso bottino fatto in tutto il campionato. L'annata ormai è compromessa, anche la matematica condanna la squadra mantovana però va detto che questa squadra sta onorando il campionato e soprattutto non lascia vantaggio a nessuno. Contro la Cavrianese, si pensava ad una vittoria facile per la squadra del presidente Oscar Tondini e invece la matricola ha conquistato un punto rendendo più arduo il percorso di Stefano Belotti e compagni verso la salvezza. Molte volte le squadre già retrocesse scendono in campo con poche motivazioni e poca cattiveria agonistica. Non è stato il caso del Cereta ed è per questo motivo che la matricola mantovana questo fine settimana viene inserita fra le note positive, non tanto per l'annata, quanto per la serietà e la professionalità, valori che dovrebbero fare parte dello sport.

CAVRIANESE

Discorso completamente opposto. Aveva un turno sulla carta agevole, ma non lo ha sfruttato in pieno. Conquista due punti, se avesse ottenuto l'intera posta in palio, sarebbe stato meglio. In questa fase del campionato, tutto è importante, nulla va trascurato. Il punto perso potrebbe essere fatale. Al momento resterebbe in A, ma certi errori non si possono commettere. Per salvarsi deve dare il massimo i tre punti di vantaggio sul Guidizzolo non permettono cali di concentrazione e rendimento. Nessuna gara è vinta in partenza, anche contro l'ultima della classe. Nello sport gli obiettivi si devono raggiungere con l'impegno e la tenacia.

NOARNA

Vince contro il Bardolino e lo fa senza soffrire. Sul neutro di Valle San Felice mette sotto il Bardolino, completamente incapace di trovare le giuste contromisure al gioco offensivo del team trentino. Se non il miglior Noarna della stagione, sicuramente uno dei migliori. Se avesse giocato sempre cosi, la classifica sarebbe molto diversa. La vittoria ottenuta contro i lacustri veronese deve far capire che le potenzialità non mancano.

DOSSENA

Vince uno scontro salvezza, cosa che in questo momento può essere di fondamentale importanza. Sicuramente dà morale. Oltre alla vittoria e i tre punti scavalca anche l'avversario. Se il campionato fosse terminato domenica a quest'ora sarebbe salva. Ha fatto un bel passo in avanti, ma per cantare vittoria è ancora presto.

CHI SCENDE

SETTIMO

Aveva una grande occasione per portarsi in zone di classifica più tranquille e allontanare il Dossena, penultima della classe e invece con la sconfitta arriva uno scenario completamente diverso. Certo, nulla è compromesso, ma con la fine del campionato che si avvicina ogni errore può diventare decisivo. Poteva allungare a più cinque e mettere in grande difficoltà il Dossena, adesso si trova con un punto in meno rispetto ai rivali, piccolezze, dettagli che molte volte a fine campionato fanno la differenza. Per restare in B dovrà lottare fino alla fine, con Dossena e Palazzolo, altra squadra che certo non può stare tranquilla.

BESENELLO

Il divario tecnico con il Castiglione è troppo netto. E' il fanalino di coda ha giocato contro la prima della classe. A differenza delle altre prestazioni si vede un Besenello davvero brutto, soprattutto nel primo set di gara. I trentini dal punto di vista dell'impegno non si possono certo criticare hanno data fiducia a giocatori giovani, ma di qualità, ben sapendo che queste scelte molte volte si pagano. Dare spazio ai giovani comunque è sempre un fattore positivo che dovrebbero fare tutti. Probabilmente nella testa di Angelo Beltrami e compagni è subentrata la rassegnazione. Ormai si deve pensare al futuro.

FEMMINILE:

CHI SALE

Domenica si è giocata solo una gara, ma di fondamentale importanza. A chi spetta di diritto una menzione positiva? La risposta è fin troppo scontata al Segno di serie B femminile. Nel 2019 sono arrivate due promozioni nella massima serie in due specialità diverse: indoor e open. Nell'indoor alle finali di Cossombrato (Asti) non è arrivato il titolo italiano, ma nell'open ha saputo conquistare anche questa immensa soddisfazione.

Non ha centrato il “triplete” che il suo dt Mauro Magnani, calcisticamente di fede nerazzurra: Inter avrebbe voluto. Comunque la squadra è cresciuta e contro Ceresara e Sacca ha dimostrato che sa anche soffrire, non solo vincere in scioltezza. L'annata non è finita. Ci sono altri due titoli da conquistare: Coppa Italia e Super Coppa.

Nel CHI SALE merita di stare anche lo Sacca. Certo, perdere una finale scudetto non fa piacere a nessuno, ma quello che hanno fatto Francesca Balasina e compagne non si può certo dimenticare. Arrivare primi in un girone,raggiungere una finale scudetto, conquistare l'accesso alla fase finale di Coppa Italia non è certo poca cosa. Sono risultati che la società ha raggiunto con il lavoro, la pianificazione e l'impegno delle giocatrici, mai mancato in questa stagione. Ha perso lo scudetto, ma c'è ancora una Coppa Italia da disputare.

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.