Serie A e B 2019: chi sale chi scende 16.a giornata

Il Sabbionara ha superato a pieni voti l'esame Chiusano

Serie A maschile

CHI SALE:

CAVRIANESE:

Finalmente un pomeriggio positivo per la compagine del presidente Oscar Tondini. Due punti preziosi e inaspettati contro un avversario insidioso che fino ad oggi ha fatto molto meglio dei mantovani. Gli alessandrini sono superiori come organico, ma in questa fase della stagione le squadre di bassa classifica devono rendere al massimo e anche oltre le loro possibilità per risalire in classifica e raggiungere la salvezza. Le motivazioni non devono mancare, devono aumentare. In casa Cavrianese questo sabato scorso è stato compreso, ora serve riconfermarsi. Si entra nella fase finale della stagione, i punti persi e le battute d'arresto iniziano a diventare pericolosi. I mantovani inoltre in agosto non giocando la Coppa Italia dovranno stare anche fermi e questo certo non aiuta a tenere alta la concentrazione. Intanto a Cavriana è giusto godersi questi due punti.

SABBIONARA

Conquista l'intera posta a Chiusano, cosa non facile, visto che gli astigiani la loro salvezza la stanno conquistando prevalentemente in casa anche se di recente si sono sbloccati anche in trasferta ottenendo due vittorie contro Sommacampagna e Guidizzolo. Nel primo set subisce per lunghi tratti il gioco dei rivali, va sotto 4-2, evita il quinto gioco ai rivali accorciando sul 4-3. Capisce che per gli astigiani è un duro colpo e non si lascia sfuggire l'occasione per capovolgere il risultato. Ha saputo soffire e soprattutto colpire l'avversario nel momento decisivo della partita, segnale di grande maturità. Dopo l'esclusione dalla Coppa Italia non poteva esserci miglior modo per riscattarsi.

ARCENE:

Tre punti conquistati contro la terza della classe, vince un derby dove non partiva sicuramente favorita. Tuttavia il team bergamasco ha le carte in regola per giocarsela contro tutti e venerdì sera lo ha dimostrato. Più volte, l'ho definita la splendida rivelazione di questo campionato. Se analizziamo il suo campionato fino ad oggi possiamo dire che questa definizione è decisamente appropriata. Mattia Barbazeni e compagni la meritano. .

CHI SCENDE

SOLFERINO

Non sfrutta il turno di riposo per la Coppa Europa di Cavaion e Castellaro. Poteva salire in classifica e mettere pressione alle prime due della classe. La cosa non si verifica. Della serie la gara da vincere assolutamente non la vince. Senza giri di parole ha confermato di essere ancora lontana dalle prime due della classe. A Solferino è meglio non farsi illusioni, per le posizioni di vertice e il tricolore c'è ancora da lavorare e l'acquisto di un fuoriclasse come Manuel Beltrami non basta. Perde quattro quaranta pari su cinque. Sotto cordino, sarà una mia opinione personale, non ha giocatori del calibro di Cavagna, Previtali, Ioris e Gasperetti e i terzini nel tamburello fanno la differenza.

SERIE B

CHI SALE

CASTIGLIONE

Un'altra prova di forza, l'ennesima di questo campionato eccellente. Cinque punti di vantaggio sul Tuenno con gli scontri diretti ormai alle spalle e a proprio vantaggio. Squadra continua e regolare. Sulla carta è superiore, ma non si accontenta e preferisce dimostrarlo con i fatti. Una politica che a fine campionato paga da i suoi frutti, che nel caso specifico del Castiglione sicuramente si chiama ritorno in serie A. Ormai l'ottimismo può prevalere sul pessimismo.

CHI SCENDE

PALAZZOLO:

Due set persi e zero giochi conquistati. Come biglietto da visita è davvero allucinante e preoccupante. Preoccupa la poca carica agonistica messa in campo e il ko in un derby contro una formazione di pari livello. Non c'è certo tutto questo abisso tecnico fra le due squadre, ma le cose si devono dimostrare con i fatti, le parole, le congetture e le ipotesi servono a poco, soprattutto in questo periodo del campionato. A leggere la classifica, certo non si può essere sereni. Unica nota “positiva” della giornata che riesco a trovare con molti sforzi il ko del Settimo a Tuenno, ma per ottenere i risultati non si può certo sperare nelle sconfitte degli altri. Altro dato preoccupante, quattro punti di vantaggio sulla penultima a sei giornate dal termine. Urge un cambio di ritmo o saranno guai seri.

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