Montemagno nella tana del Vignale per la coccarda

Alle 16 al “Cesare Porro” la finalissima di Coppa Italia tra due squadre deluse dal verdetto del campionato.

L'espeto fondocampista Alberto Botteon proverà a trascianare il Montemagno

E’ la grande occasione del Vignale per cucirsi la Coccarda. Ma il Montemagno non è d’accordo e vorrebbe lui la Coppa Italia. Oggi al «Cesare Porro» (fischio d’inizio alle 16) si disputa la seconda finale tricolore che vede i padroni di casa opposti agli astigiani di coach Costanzo. Le reginette deluse del campionato sono diventate re di Coppa pronte a giocarsi il secondo trofeo in palio nella serie A del muro. Spettatore lo scudettato Grazzano che tuttavia oggi conoscerà la propria rivale nella gara di Supercoppa che a settembre calerà il sipario sull’annata del tambass. Inevitabile che il favore del pronostico vada agli alessandrini col Vignale che dopo essere stato promosso per la perfetta organizzazione della fase finale del torneo vissuto nello sferisterio monferrino vorrebbe essere premiato anche sul campo conquistando un trofeo tropo spesso ha solo sfiorato nelle ultime stagioni vissute sempre al vertice. Il secondo posto nella fase regolare del campionato ne è una conferma. Davanti a loro aveva fatto meglio proprio solo il Montemagno oggi avversario e spinto da analoghe motivazioni dopo aver infilato una lunga serie di risultati positivi ma poi eliminato ai play off per il titolo relegato a fare solo gli onori di casa nella finale scudetto. Lo spirito di rivincita è comune alle due quadrette (in quanto nella Coppa si gioca con quattro atleti anziché gli abituali cinque e sulla distanza dei sedici games) a fare la differenza saranno i giocatori. Vignale che si affida ad Ulla, Volpe e Tibaldero (terzino titolare è Carretto) certamente più avvezzi alle caratteristiche del «Porro», muro e fondo in terra sul quale gareggiano assieme ormai da tre stagioni. Il Montemagno proverà a sovvertire le previsioni con grande ex Molino, ma ci sono anche l’esperienza di Botteon e del battitore Sappa (al cordino l’under locale Rabagliati). Alla prima pallina per i biancorossi c’è anche l’alternativa rappresentata da Stella che vorrebbe chiudere con la conquista di un trofeo una lunga carriera che lui stesso ha annunciato potrebbe essere giunta al capolinea. «La vittoria sudata e meritata contro il Grazzano ci ha dato la carica e ora che la finale la giochiamo ci piacerebbe anche vincerla» commenta il patron Giulio Griffi. L’albo d’oro ha visto ultimo vincitore il Moncalvo mentre l’anno precedente a trionfare era stato il Grazzano, entrambe quest’anno eliminate in semifinale.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.