Moncalvo smentisce qualsiasi combine con il Vignale e va al contrattacco. L’ipotesi era serpeggiata e diffusa da alcuni addetti ai lavori subito dopo il ko dei biancorossi rimediato nella «fossa» amica contro gli alessandrini. Battuta o, peggio, suggestione ed ipotesi di biscotto ai danni del Montechiaro. La dirigenza moncalvese smentisce su tutta la linea e lo fa in modo netto e per voce del suo massimo rappresentante, il presidente Enrico Bacchiella. «Non tolleriamo più che si possa solo pensare che sia stata messa in atto una condotta antisportiva. Qui non c’entra il campanilismo c’è un reato e pure grave. Pertanto qualora giungano a noi ancora voci che mettano in dubbio la regolarità dell’incontro siamo pronti ad agire per vie legali contro che le pronunci. Viene ipotizzato un reato che ha risvolti penali pertanto scatteranno le denunce per diffamazioni. E allora non sarà il campo a decidere ma il giudice del Tribunale di Vercelli» ribadisce Bacchiella. «Chiunque abbia potuto vedere la partita non può pensare che ci sia stata volontà nell’uscire sconfitti. Sono stati forse commessi errori di valutazione (Tirico rientrava da un infortunio), ma aver perso innanzitutto penalizza il nostro cammino ad inseguire il miglior piazzamento play off. Quale sarebbe mai stato il vantaggio nell’aver perso in casa?» si interroga il dirigente Christian Accatino. Moncalvo che dopo la resa col Vignale è scivolato al quarto posto, sorpassato dagli stessi monferrini e dal Grazzano, in una posizione che nelle semifinali in caso di spareggio lascerebbe agli avversari la scelta del campo dello spareggio.