“Salvate il soldato Fulvio Natta patrimonio di tutto il tambass”

Riccardo Molino, mezzovolo Montemagno e sullo sfondo Natta.

Il tecnico del Montemagno sotto inchiesta. La difesa di patron Griffi

«Ce ne fossero non uno ma tre di Fulvio Natta in ogni sferisterio o piazza. Il tambass ne avrebbe solo da guadagnare». Il tabellone non gira più i “15” da domenica ma resta accesa la rivalità tra Moncalvo e Montemagno, spostata dalla “fossa” alla dialettica tra dirigenti con il patron dei vincitori Giulio Griffi deciso ad intervenire. «Innanzitutto nessun insulto è stato pronunciato da parte di Fulvio verso gli avversari, altrimenti sarei stato io il primo ad intervenire per mettere a tacere un tesserato. E lui non ha bisogno della mia difesa ricordando che la sua esuberanza da giocatore mi costò un paio di campionati. Ben venga, invece, la vivacità agonistica. Oltre alla sportività che non deve mai venire meno c’è l’aspetto folkloristico che tra questi paesi è l’anima di un vivo campanilismo. Gli sfottò ci stanno e siamo certi che toccheranno anche a noi. Anzi è già capitato dopo il pari interno rimediato contro Casa Paletti» prosegue Griffi. La dirigenza del Montemagno tiene poi a rimarcare come: «la vittoria di Moncalvo sia stata legittima e netta, non frutto del caso o della fortuna, tanto meno condizionata da fattori esterni ai giocatori in campo. Tutti i meriti vanno riconosciuti a Molino, Botteon, Stella, Savio e compagni. Anche a Monzeglio può capitare una giornata non perfetta e noi siamo stati bravi ad approfittarne». Da inizio stagione tra team accomunati quest’anno anche dai colori biancorossi c’era pure in ballo una scommessa, anche se non è mai stata ufficializzata, coi locali aleramici che non avrebbero lasciato più di sei giochi ai rivali. Il campo ha detto ben altro. «E’ il risultato di un campionato in cui le sorprese saranno l’ordinario. Per meriti o fortuna la serie A che è nata quest’anno si sta rivelando la più equilibrata e competitiva di sempre. Nessuno è esente dal rischio scivoloni: si può vincere e perdere contro chiunque. A guadagnarne è il pubblico e lo spettacolo. Basti vedere la classifica che a parte il Vignale nelle prime quattro giornate ha cambiato volto diverse volte» conclude Griffi. 

Parla il tecnico
Mancata sportività respinta al mittente anche dallo stesso Fulvio Natta: «erano anni che non assistevo ad una partita così. Livello tecnico e velocità della palla altissimi, grandi recuperi. Complimenti a tutti i giocatori perché hanno onorato il numeroso pubblico che è la cosa più importante. Io ho cercato di dare un po’ più di combattività al match, e ci sono riuscito, senza insultare o prendere in giro nessuno. Ho applaudito ai loro bei punti ed ovviamente ho esultato ai miei». Lapidaria la conclusione dell’ex campione grazzanese: «Se a Moncalvo pensavano che dopo mesi di provocazioni venissi in terra sacra con il cestino della merenda, coi dolcetti dentro, forse non mi conoscevano bene».

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