Tre Re per il trono dei bastioni

INDOOR NO GRAZIE. PER I TRADIZIONALISTI MEGLIO LA NEBBIA AGLI IRTI COLLI

L'ATTUALE RE DELLA SFERISTICA ALESSIO MONZEGLIO, IL DEFENESTRATO VITTORIO FRACCHIA, L'ASPIRANTE ALBERTO BOTTEON

Nel muro del Monferrato sono attesi tre grandi protagonisti per la corona reale dei bastioni.

L’attuale re in cerca di conferma è naturalmente Alessio Monzeglio, autore col Moncalvo di un’annata straordinaria dove oltre a vincere tutto ha fatto emozionare tutti affiancandogli lo scudetto nella pallapugno (impresa incredibile ed irripetibile), dove ha fatto da spalla a Massimo Vacchetto nell’Araldica di Castagnole Lanze. (chi l'avrebbe mai detto che la pallapugno diventasse lo sport sferistico più seguito nell'astigiano)

Autentico personaggio e testimonial della sferistica che ha ancora seguito quando ci sono dietro grandi storie come queste ed ora con l’introduzione dei famigerati punteggi nell’open nel 2019 ritornerà ricercatissimo oltre Mincio.

Dopo un 2016 dove quasi tutto è andato storto per l’infortunio tranne il giocare per la gloria nella Monferrina di C2 così da favorire scenari impensabili. Nel 2017 tutto è andato per il verso giusto grazie ad un mix di fortuna e felici intuizioni per la gioia dei Tabachetti e di tutto l’ambiente moncalvese. Tra le intuizioni affidare la squadra a Pierino Alciati in gruppo di bravi giocatori come Tirico, Gandini e Savio in cui bastavano poche parole al momento giusto. Fortuna tanta da aiutare gli audaci: gli eterni rivali del Grazzano bloccati per via giudiziaria, un po’ penalizzato pure il Vignale che ci ha messo del suo facendo harakiri a Montechiaro, il flop clamoroso del Montemagno.

Sic transit gloria mundi per il re del muro delle ultime stagioni Vittorio Fracchia. Chi l’avrebbe mai detto che il dominitore delle ultime stagione fosse finito così presto (per il momento) nel dimenticatoio travolto dall’illecito sportivo assieme all’ombra carismatica di Alessio Monzeglio.

Scandalo punteggi non ancora capito appieno a cominciare dalla tempistica e dai controllori, fa comunque specie quanto il Grazzano così vincente fosse all’ambiente così poco simpatico, con tutti a chiedere squalifiche e condanne esemplari se non esagerate avendone il timore di affrontarlo sul campo.

Hic sunt leones, Vittorio Fracchia ha già dimostrato che può far vincere tutti e come la Juve del dopo Moggi può tornare più forte e vincente di prima. A piazza Cotti vedremo se ci saranno ancora caroselli festosi degli avversari.

A rompere gli schemi il nuovo arrivato Alberto Botteon dopo una buona carriera da top player a libero anche se a Guidizzolo non ha lasciato il segno. Ha l’intenzione di fare le cose per bene nel nuovo progetto del Montemagno di patron Giulio Griffi con Franco Zitti personal trainer e Fulvio Natta mental coach a rivelarli i segreti dei muri. Chi l’ha visto in azione in una squadra dalle varie soluzioni è rimasto impressionato per la resa specialmente in alcuni campi dove può tirare di sottomano e sfruttare anche il mancino, sgombro mentalmente dai dogmi dell’open dove doveva tenere il colpo e non fare fallo. Grande solista pur non essendo leader ma a questo ovvieranno Stella, Molino e Savio più il fido scudiero Sappa.

Insomma tre grandi personaggi con caratteri diversi, bravi ragazzi (uomini fatti a mano, direbbe Antonio Azzalin), seri professionisti e catalizzatori di ambienti dichiaratamente vincenti con la dote non irrilevante di ritenere ancora importante il rapporto con il pubblico. Fermarsi a salutarli e a sentire le loro paturnie come direbbe Max Vacchetto.

Vedremo a breve come andrà facendo attenzione guardandosi le spalle pure dai progetti fondati sulla forza del collettivo come Vignale, Montechiaro, Tonco Casa Paletti.

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