Il ritorno di Casa Paletti

RENZO ARTUFFO HA FATTO IL PUNTO SUL RITORNO IN CAMPO CON L'AMBIZIOSO ED INNOVATIVO PROGETTO DEL NUOVO TEAM DI CASA PALETTI TONCO

L’incontro con la stampa sportiva alla Caffetteria Mazzetti di Asti organizzato dall’arcass Paolo Monticone ufficializza la rinascita dell’ASD Casa Paletti di Tonco fortemente voluta dal presidente Renzo Artuffo. Nell’introduzione l’addetto stampa Paolo Monticone puntualizza alcuni aspetti di questa nuova avventura con fondazione della neonata società avvenuta ad aprile il giorno della Risurrezione. “Casa Paletti non è in contrapposizione e in alternativa ad altre società bensì nasce dalla volontà di proporre un progetto con idee innovative sul piano tecnico-organizzativo, facendo le cose per bene ed in modo graduale e ponderato con l’intento di valorizzare i giovani talenti del territorio senza chiudere le porte a chi crede nella bontà del progetto”. Nell’organigramma oltre al presidente Renzo Artuffo e all’addetto stampa Paolo Monticone fanno parte il vice Bruno Paletti, Pino Inquartana responsabile dei rapporti con la federazione e le istituzioni e la segretaria Stefania Dorato. Non sarà un’iniziativa fine a stessa ma a lungo termine ed aperta all’apporto di imprenditori che si rispecchino negli ideali del progetto. I lavori sono in corso e già ben avviati anche se per sensibilità e correttezza han voluto lasciare terminare la stagione. Non si è parlato di nomi dei giocatori e collaboratori che faranno parte della squadra della massima serie i quali verrano resi noti a tempo debito nella presentazione istituzionale ed innovativa con la partecipazione di un campione del passato ben in vista nel logo stilizzato del tamburello che secondo Mauro Scassa, ben addentro alle questioni tonchesi, risponderebbe al nome di Roberto Malpetti. Renzo Artuffo nella conversazione durata un’ora e mezza con il consueto entusiasmo contagioso ha confermato i suoi credo che lo hanno sempre contraddistinto prima da giocatore della Mossano Casale e nazionale e poi da presidente del Tonco plurivittorioso con 3 scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe. Si punterà su giocatori che danno il 110% cercando di ripetere la scommessa vincente come fu con Bicocca e co. tralasciando i grandi nomi che magari fanno poco gruppo o hanno potenzialità inespresse. Il privilegio di poter valorizzare il territorio in cui si è nati, si vive e si lavora, la chiarezza nei ruoli con persone preparate e motivate come nelle società forti dove le squadre non le assemblano i giocatori, priorità al progetto tecnico pur non disdegnando quello conviviale che viene di conseguenza. La concretezza per tornare protagonisti con una crescita costante nel tempo dovendo nell’immediato fronteggiare squadre collaudate come il Grazzano, le stesse Moncalvo, Vignale e Montechiaro oppure completamente rinnovate come il Montemagno allestite per vincere in fretta. Ci si focalizza sul muro e sull’indoor memori del titolo di serie B conquistato a Cascina (PI) nel 2012, dove oltre alla prima squadra dar spazio alla creazione di un settore giovanile magari anche femminile per valorizzare i talenti del territorio. Come nel passato s’intravede l’euforia di un paese di grande tradizione e potenzialità che vuol andare lontano alzando sempre l’asticella con progetti arditi e ricchi di soddisfazioni.

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