Il presidente Facchetti: “Sistema valido, pensiamo anche all’Open. Ma eliminare il conflitto d’interessi”
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«Non viene meno la validità dei punteggi tanto che avevo accarezzato l’idea di introdurli anche nell’open. Nel muro qualcosa però non ha funzionato a dovere e va rivisto superando anche quello che è il conflitto di interessi». Il presidente della Federtamburello Edoardo Facchetti promuove il sistema ma rimanda l’organizzazione, anticipando che in futuro stesura e verifica dovranno essere condotte da persone senza alcun legame con le società e gli atleti.
Il commento
«A costo di pagarlo chi avrà questo compito dovrà essere super partes, ne va della credibilità e della serietà» conclude il numero uno Fipt. «Si tratta di un campionato nazionale che assegna uno scudetto, anche se qualcuno continua a chiamarlo torneo. Premesso che in tutte le competizioni bisogna rispettare le regole, queste sono scritte e dopo aver sottoscritte vanno lette e soprattutto rispettate. Questo fango ce lo porteremo per tanto tempo. Un’ombra su cui abbiamo voluto fare piena chiarezza. Subito».
Le reazioni
Non nasconde le criticità del momento la monalese Alessandra De Vincenzi, consigliere nazionale respingendo anche ogni possibile dietrologia nell’azione attuata dalla commissione e relativa tempistica. «Siamo subito intervenuti allorquando si è manifestato il caso, scoppiato il 29 maggio. Se ci fosse stato qualche altro interesse, come qualcuno insinua, saremmo stati zitti - precisa la rappresentante federale - l’unico appunto che mi sento di fare è essersi fidati troppo». Di fiducia parla anche Facchetti «non si era mai manifestato a memoria un caso di illecito sportivo nel mondo del tamburello, un’onta che fa male. Le regole vanno osservate anche nel rispetto delle altre società questa è la sportività».
Nel futuro del tamburello a muro ci saranno ancora i punteggi. Il triennio sperimentale si chiuderà con la stagione 2017 e la formula andrà avanti con punti certificati e sottoscritti, consultabili da tutti. «E’ un sistema matematico che comunque potrà avere accorgimenti ed è per questo che nei prossimi giorni avremo udienza singolarmente coi referenti delle società per raccogliere impressioni e considerazioni e, nel caso, apporre modifiche» conclude Roberto Gino, presidente regionale.
L’ultima parola a Mimmo Basso, presidente provinciale e confermato da qualche mese alla guida della Commissione organizzatrice del muro: «Personalmente sono contrario al sistema dei punteggi ma senza penso che il tamburello a muro oggi sarebbe morto. E’ indispensabile dare equilibrio per accrescere interesse e partecipazione, sia delle società che del pubblico».