Vignale a caccia di riscatto ma è ancora polemica punti

Bufera sui referti nel campionato di tamburello a muro.

in foto di Sergio Miglietta un Guglielmo Ulla in grande spolvero. Migliorabile la resa in battuta

Una squadra che chiede giustizia, una caduta in fallo nei punteggi, altre già beneficiarie di deroghe. Uno dei campionati a muro più combattuti degli ultimi anni rischia di inciampare tra punti e regolamenti. A rischio non è solo la competizione quanto la credibilità stessa del massimo torneo. Oggi il campo proverà a stemperare le polemiche con il Vignale che dopo l’amaro stop a Montechiaro proverà a riscattarsi nell’anticipo del pomeriggio a Moncalvo (inizio alle 15,30). Altro scontro diretto in chiave play off con Monzeglio e soci imbattuti nella «fossa» mentre in crisi d’identità in trasferta come dimostrato anche sabato scorso a Tonco. Per Molino e compagni l’impegno di fare bottino pieno per attenuare le ripercussioni in caso di un’eventuale penalizzazione. Il fatto è scoppiato nell’ultima riunione organizzativa a Grazzano.
In attesa del giudice sportivo
«Il referto è stato inoltrato al giudice sportivo. Attendiamo un suo commento» è quanto ufficialmente dichiarano dalla Commissione storica. Oggetto della questione le distinte presentate in due occasioni dal Vignale che risultano eccedenti il monte punti. Nel match col Tonco (dove in campo non erano stati schierati tutti gli atleti punteggiati) e in quello col Montemagno (con in palio punti pesanti per accedere al post season). In entrambi i casi la distinta annotava a zero il giovane Volpe, contrariamente a quanto fatto nelle partite precedenti e poi in quelle successive. Tetto punteggi che gli alessandrini rischiano di sforare in seguito all’ingaggio di Tibaldero (nel 2016 in B open), il quale lunedì scorso ha vissuto da spettatore il big match di Montechiaro e la sua forzata assenza ha certamente favorito la vittoria della capolista. A riguardo da Montemagno ribadiscono una linea ferma e obiettiva per voce del patron Giulio Griffi: «non chiediamo che ci venga riconosciuta la vittoria, e forse sul campo avremmo perso comunque. Però non è neppure corretto che i rivali si vedano attribuiti i due punti visto che hanno consapevolmente commesso l’errore. Voglio semplicemente giustizia». La squadra non verrà ritirata «amo la competizione e andrà fino in fondo, il tambass sta dimostrando di essere rinato». 
Sul banco degli imputati finisce così il sistema dei punteggi «è troppo complicato e ha mille controversie, ci occuperemo di proporre un sistema più semplice da attuare. Non è possibile che i delegati si trovino in continui litigi e vengono convocati con cadenza mensile per problemi legati al regolamento». Sistema di punti che al suo terzo campionato sta mostrando tutti i limiti e in pochi dirigenti lo caldeggiano ancora. «Non ha apportato cambiamenti, se non obbligare le squadre a perdere almeno un atleta, anche senza aver vinto nulla. Si interrompe un progetto di crescita societaria tanto decantata» lamentano dirigenti di altre società.

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