Le stelle del tamburello a muro “infuocano” il derby aleramico

Campione. Vittorio Fracchia 28 anni protagonista del derby aleramico

La sfida Moncalvo-Grazzano è in programma domenica in piazza Cotti

Moncalvo-Grazzano è anche Vittorio Fracchia contro Alessio Monzeglio. Le due stelle che illuminare il derby aleramico in programma domenica in piazza Cotti. Prima in casa per i pentacampioni di coach Penna, ennesima pagina di una rivalità che affonda nella storia e si consuma sul muro del tambass. «Prima che una sfida tra me e Monzeglio sarà tra paesi che sono amici-rivali» esordisce il fondocampista Fracchia, 28 anni «già il fatto che entrambi si definiscono “aleramici” ma la tomba del cavaliere Aleramo è solo a Grazzano dice molto su questa contesa». «Dopo il nostro dominio nell’ultimo lustro a Moncalvo hanno sentito il dovere di costruire una corazzata per tentare di fermarci. Formazione senza punti deboli che in Monzeglio ha la sua stella. Molti parlano di un nostro dualismo ma io credo che conterà molto la prestazione collettiva. Alessio è un professionista che ha dedicato con passione tempo ed energie al tamburello e ora, dopo anni in cui è stato uno dei più forti giocatori open, ci onora della sua presenza nel muro». Fracchia è il campione dei bastioni. «Nonostante l’impegno che metto in questo sport e negli allenamenti, lo posso considerare poco più che un bellissimo hobby a cui dedico tutto il tempo che mi rimane quando non sono in giro per il mondo per l’azienda vinicola di famiglia o quando non sono in ufficio a Torino». 

Nel 2013 ci fu un «uno contro uno» a Vignale. «Molti mi ricordano quella sfida. Posso dire che lo considero un errore di giovinezza ed inesperienza. Spinto dall’entusiasmo e dalla scarsa conoscenza che avevo dei giocatori open. Organizzai quella sfida a casa di Alessio contro un mostro sacro e il risultato è stata la giusta punizione alla mia spavalderia».

Il primo scudetto
Moncalvo ricorda però il tuo primo scudetto. «Nonostante la profonda rivalità, ringrazierò a vita la società biancorossa. Nel 2010 dopo due anni persi a causa del grave infortunio alla spalla, hanno creduto in me offrendomi un ruolo da protagonista in quella fantastica annata in cui contro ogni previsione vincemmo il titolo». Una prima sfida ci fu già nel 2016. «Non è da considerare visto che Monzeglio era al rientro dall’infortunio e la stagione per loro era già compromessa. Questa volta tutti sono al meglio e in palio ci sono anche punti pesanti per la vetta». Che sfida ci aspetta domenica? «Sarà un onore difendere i colori del mio paese contro Moncalvo. Un motivo in più per far bene sarà nella metà campo opposta: Alessio, leggenda per chi ama questo sport». In ultimo lo sguardo sul torneo 2017. «Spicca un crescente interesse mediatico e di pubblico che deriva dal maggior equilibrio e dalla rinascita di alcune piazze storiche».

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