IL RINNOVATO GRAZZANO SI CONFERMA LA SQUADRA DA BATTERE
Un rito ormai immutato da anni la tradizionale cena dagli amici e sponsor del Ristorante Centrale di Moncalvo per la presentazione ufficiale del rinnovato Grazzano chiamato a vincere il quinto scudetto consecutivo.
Presentata la nuova divisa che conferma il colore bianco con righe nere ed (oro) gialle riconducibili allo stemma civico dei Gonzaga, marchesi del Monferrato con la scontata novità della stella in bella mostra scortata della coccarda della Coppa Italia meritatamente conquistata per i 10 titoli vinti in una storia ormai cinquantennale a sovrastare la scritta del main sponsor Azienda Vitivinicola Fratelli Natta. Il tutto a mettere ancora più soggezione agli avversari specialmente sul loro campo casalingo in piazza Cotti considerato off limits.
Lasciamo agli studiosi ed agli storici il compito di analizzare la fenomenologia Grazzano soffermandoci solo su alcuni spunti a cominciare dall'aver trovato un leader come Vittorio Fracchia per cui tenere alto il nome del paese è una missione, una realtà dove il tambass è quasi una religione tramandata dalle grandi dinastie dei Fracchia, dei Biletta, dei Natta, i suoi riti grandi e piccoli con le partecipate conviviali fino al momento finale più atteso in cui Vittorio Fracchia mette in bacheca il Trofeo appena conquistato al Circolo dei Combattenti, ad affiancare il presidente Alessandro Redoglia una dirigenza illuminata con Piero Monti, Grazziano Foglia, Emanuel Monti, Giovanni Bersano, Ugo Carelli, Massimo Davi ecc, abili a sostenere la squadra ed a coinvolgere gli aficionados oltre a reperire risorse con amici sponsor, un tecnico capace e propositivo come Fabiano Penna e per chiudere una capacità non comune di operare sul mercato per trovare sempre arrivi da non far rimpiangere i partenti.
Come nelle grandi squadre nulla è lasciato al caso per cui è importante capire i momenti storici ed il presidente Alessandro Redoglia nella presentazione si è concentrato sulla stretta attualità dando la priorità alla presentazione dei nuovi giocatori.
Nuovo mezzovolo al posto di Edo Biletta, atteso da un sabbatico per concentrarsi sul lavoro e scendere di punti, un giocatore di esperienza come Alessio Basso approdato al muro forse in ritardo verso la consacrazione definitiva, terzino al muro sarà Giacomo Sigliano della scuola di Monale, una garanzia, già ammirato a muro nel 20!4 a Castell'Alfero finalista in Coppa Italia, terzino al largo il promettente Federico Belvisotti a detta di molti lanciato verso un futuro radioso tra i bastioni nei ruoli cardini. Per ora titolare debuttante brilla già di luce propria scrollatasi di dosso l'etichetta di nipote di Ercole Quilico.
Le conferme sono naturalmente i giocatori del paese a cominciare dal leader il fondocampista a muro Vittorio Fracchia quintessenza della grazzanità, Emanuel Monzeglio fondocampista al largo dopo l'apprendistato al cordino torna al suo ruolo naturale con cui aveva vinto i titoli juniores col Callianetto. E' migliorato e maturato molto nella scorsa stagione ed è inutile dire che sarà il giocatore con più pressione ed attenzioni. A dispozione il fratellino Mirko pronto alla bisogna oltre a naturalmente l'immancabile sesto d'eccellenza e motivatore del gruppo Pietro Giroldo.
E' un comune sentire che sarà un campionato molto difficile ed equilibrato con molte squadre ben attrezzate ma se il buongiorno si vede dal mattino le sensazioni sono ancora di un Grazzano grande favorito per lo scudetto.
Indizi un gruppo molto affiatato con i nuovo innesti subito integrati in ambiente notoriamente esigente, il gradimento verso la finale unica a Vignale molto meglio di campi ostici come Montechiaro e Castell'Alfero, le prove molto convincenti nel precampionato contro la diretta rivale del Vignale.
Torna il clima da strapaese con la rivalità con il Moncalvo alle stelle per derby aleramici da cardiopalma, senza sottovalutare squadre complete e ben assemblate come Montechiaro e Tonco ed in più le mine vaganti Rilate e Montemagno a far da ago della bilancia.
