Finale d'andata a Montechiaro

PRIMA PARTITA DI FINALE SERIE A: GRAZZANO-VIGNALE 19-12

Sarebbe stata la partita perfetta, giocata dalle due squadre migliori del campionato.

La sorpresa Vignale dei giovani rampanti Ulla e Molino e la corazzata Grazzano che da quattro anni domina il mondo del tamburello a muro. Disputata sul campo neutro di Montechiaro, che è bello e suggestivo, per i mille tranelli che si nascondono tra le antiche mura, ma inadatto a un pubblico di centinaia di persone, che situate a bordo campo, rendono il gioco pericoloso e imprevedibile, regalando molto alla fortuna. Tutto perfetto almeno fino al 40 pari e 10 a 9 per il Grazzano. Il Vignale era partito forte vincendo i primi due giochi, poi i campioni avevano recuperato ed erano passati in vantaggio, ma per poco, pronta era stata la reazione e le giocate spettacolari, tra gli applausi di un pubblico fin troppo numeroso, erano state numerose da ambo le parti. Scambi veloci, attacchi improvvisi, palle che tagliavano l'aria a grande velocità e soprattutto recuperi impressionanti che portavano spesso i giocatori a giocare tra le file degli spettatori sempre più vicini al campo di gioco. Poi succede che l'arbitro si trova in difficoltà, dirigere l'incontro è quasi impossibile, troppe persone si trovano sulle righe laterali e gli animi si riscaldano. Un punto viene annullato e a questo punto si accende una contestazione esagerata e alcuni dei tifosi danno il peggio di sè. Volano insulti, l'arbitro viene aggredito non solo verbalmente, succede il finimondo e la partita viene sospesa. Un dirigente del Grazzano viene espulso e il direttore di gara dichiara di non essere in grado di continuare l'incontro, tutto sembra dover finire con una vittoria a tavolino o in una ripetizione dell'incontro. Dopo venti minuti, grazie anche al comportamento sportivo dei giocatori , che in questa situazione deplorevole hanno saputo dimostrare una grande correttezza, la partita riprende, il Vignale conquista il pareggio, ma perde l'incontro. Nulla è più come prima, Gerbi, che fino a quel punto aveva ispirato la propria squadra perde continuità, Molino non è incisivo come prima, e così tutti gli altri e la partita perde quella perfezione che aveva avuto prima. Il Grazzano ha saputo mantenere la stessa concentrazione di prima, il Vignale no. Anche la fortuna desidera essere protagonista e su alcuni 40 pari sceglie i campioni, tagliando definitivamente le gambe alla squadra del Vignale, che dopo alcune palle sfortunate non sa reagire. Ha vinto la squadra più forte, ma la partita più bella è stata rovinata. Una nota di demerito a chi non ha saputo gestire il campo, ma in particolar modo a chi tra gli spettatori ha esagerato nelle proteste e nella maleducazione. Domenica prossima rivincita sul campo neutro di Castell'Alfero, nella speranza di veder protagonisti i giocatori in una partita che potrebbe essere combattutissima. Un plauso particolare a Fracchia del Grazzano che tra tutti mi è sembrato il più continuo. Di seguito pubblico alcune delle molte foto fatte che illustrano, in alcuni casi, la situazione estrema e pericolosa in cui si è giocato.

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