Presentazione finale d'andata (asfalto)

DOMENICA ALLE 16 A MONTECHIARO LA FINALE D'ANDATA TRA GRAZZANO E VIGNALE

Sarà la piazza di Montechiaro dedicata a Beppe Tirone il teatro della finale d'andata tra Grazzano e Vignale. Finale nobile con di fronte le società maggiormente titolate per il Quarantennale nell'inedita formula di sfide in campi neutri (uno di asfalto e uno in terra battuta). Il sorteggio ha premiato Montechiaro e Castell'Alfero (campo di finale inedito) ovvero favorendo i terreni delle semifinaliste preferiti a Tonco e Moncalvo che non potranno sfruttare i vantaggi dell'indotto per l'alta partecipazione di pubblico. Una formula innovativa in una contesa che avrebbe dato buoni esiti pure nei campi casalinghi di Grazzano e Vignale (sede comunque dell'eventuale bella).

Si comincia dunque da Montechiaro campo particolare esaltato dal pubblico più caloroso e numeroso senza trascurare l'ottima organizzazione locale. Campo probabilmente lontano dalle preferenze delle due sfidanti tale da rendere la contesa ancora più suggestiva.

Cui prodest? Il Grazzano naturale favorito a cui la dea bendata ha dato maliziosamente la possibilità di conquistare la Decima con stella annessa nella tana del Castell'Alfero ha il vantaggio di averci giocato sabato scorso nella non facile semifinale di ritorno così come sofferto è stato il successo nell'andata (sempre 19-15). Il Vignale ha potuto testare il campo due settimane prima costringendo il Montechiaro al pareggio.

La volatilità di campo fra i meno conosciuti essendo riutilizzato solo nelle ultime due stagioni non mette al riparo da scenari clamorosi lasciando l'esito aperto anche se i favori del pronostico rimangono a favore degli aleramici.

PRONOSTICO: GRAZZANO 70, VIGNALE 30

Il Grazzano vincitore degli ultimi tre scudetti ed a caccia dell'appuntamento storico del decimo titolo così da dare un impatto mediatico formidabile alla 40esima edizione ci arriva con un cammino immacolato di 17 vittorie (Coppa Italia compresa) ed è ben attrezzato contro la legge dei grandi numeri. Una covata di giocatori eccezionali del paese per un campanilismo al massimo dell'esaltazione con Vittorio Fracchia, Edo Biletta, Emanuel Monzeglio (giocatore rivelazione del Torneo) a cui si è ben integrato Sandro Appiano, decisivo sabato scorso a Montechiaro e chiamato a fare la differenza nel ritorno alla Bombonera, ed Andrea Andrin vecchia conoscenza nei successi grazzanesi prontamente richiamato.

Una sorta di Callianetto dei bastioni in cui nulla è lasciato al caso partendo dalla guida tecnica di Fabiano Penna ed una grande società alle spalle.

Il Vignale il suo campionato lo ha già vinto prendendo il posto di un Castell'Alfero bloccato dalle debolezze societarie, da errori di mercato, dal mancato affiatamento dei big e non aiutato dal nuovo regolamento il quale pur non essendo ancora andato a regime ha già preso le criticità della pallapugno con atleti tentati a tenere basso il punteggio.

La vittoria dello spirito di gruppo cementato da agnolotti e svariate cene con il formidabile intuito di Sergio Deevasis, il Trap monferrino.

Vignale cenerentola invitata al gran ballo come si evince da un comunicato societario: sembra passata una vita da quel difficilissimo fine 2012, nel quale ci trovammo di fronte a scelte dolorose. il cambio di presidenza, la perdita della amata Alessandra Sala, la decisione di rinunciare alla Serie A per la prima volta nella nostra storia furono il punto zero. Ma dalle difficoltà, talvolta, si rinasce più forti di prima. Un grazie di cuore va a tutti i protagonisti di questa rinascita, a chi ci ha dedicato impegno e fatica, a questi splendidi RAGAZZI che ci stanno regalando un sogno sportivo ... e in barba a tutti quelli che non hanno creduto in noi ... GODIAMOCI QUESTA FINALE!!!

L'ho visto nascere quel progetto puntando sulla voglia di rilancio di due giocatori smarriti a campo libero come Guglielmo Ulla e Riccardo Molino ed all'inizio il pessimismo sembrava prevalere. Lasciando tutti di sasso partirono fortissimi attirandosi simpatia ed apprezzamenti dal pubblico. Gli avversari sfruttarono la pausa per la Coppa Italia riuscendo alla fine a prendergli le misure e complice un calo fisico i gialloneri rimasero a bocca asciutta non centrando le semifinali e la final four di Coppa Italia.

Quest'anno tre mosse capolavoro: l'innesto di un giocatore d'esperienza come Andrea Gerbi in cerca di rilancio dopo il flop di Rocca assieme ad Andrea Carretto, una nuova guida tecnica ed un nuovo preparatore per essere all'appuntamento a giocarsela senza aver nulla da perdere.

Non giova a favore del Vignale neppure la cabala: nell'unica finale disputata a Montechiaro nel 1991 il Vignale finì sconfitto dal Montemagno.

STATISTICHE (a cura di Roberto Carretto)

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