Montechiaro - Portacomaro 19-12

GLI ERRABONDI DEL TAMBASS A MONTECHIARO PER L'UNICA GARA DELLA DOMENICA

ll maltempo abbattutosi su tutto il Nord Italia ha condizionato in modo quasi totale lo svolgimento regolare dei vari Campionati di Tamburello e quasi tutte le gare sono state annullate per la pioggi a caduta copiosa nello scorso week-end. Nel Torneo a Muro del Monferrato si sono giocate solo due gare, quella di venerdi sera al "Porro" di Vignale, finita tardissimo con la vittoria degli ospiti grazzanesi al termine di una gara combattutissima (19 a 14) e continuano a viaggiare a punteggio pieno, mentre domenica, sospese le gare a Castell'Alfero ( contro il Tonco) e a Moncalvo (ospite il Rocca d'Arazzo), l'unica gara giocata è stata quella a Montechiaro tra i locali ed il Portacomaro.

Buon pubblico a bordo campo e tifo piuttosto rumoroso delle due tifoserie equamente divise da tempo immemorabile. Assenti illustri nelle due formazioni, Redoglia per una contrattura al polpaccio emersa nella prima parte della gara e La Rosa, tra gli ospiti, per motivi che nessuno ha saputo spiegare. Necessità da emtrambe le parti di fare in fretta a modificare i quintetti e fare di necessità virtù. Lo scontro è stato molto combattuto e costantemente in bilico sino ad un terzo di gara, quando al Montechiaro sono riuscite alcune eccellenti giocate aiutati anche dagli ospiti che in piena rimonta hanno buttato al vento occasioni troppo invitanti per non pagare dazio.

Finale tutto a favore dei montechiaresi ma come già scritto molte recriminazioni da parte ospite per le troppo occasioni favorevoli buttate al vento. Montechiaro presto ridisegnato dopo l'uscita del mezzovolo Redoglia con Vercelli e Tirico in fondo e Panzini al centro mentre tra gli ospiti obbligatorio l'inserimento di Zitti, al centro, con Artuffo e Marco Diliberto a fondocampo. Dopo lo sfiancamento sul 10 pari la mossa vincente della panchina montechiarese con La Pia ispirato mezzovolo, Panzini dietro a muro e Tirico al largo e Vercelli terzino a  muro a far reparto con il valido Luca Parena.

L'imprevedibilità del campo montechiarese è sempre stato un qualcosa in più da aggiungere allo spettacolo, cosa che succede anche per gli altri campi e proprio questa è la priorità che distingue il torneo a muro dagli altri modi di giocare la palla. Guardando la gara con attenzione e senza distrarmi ho provato a far paragoni tra il "vecchio" gioco di un tempo e quello moderno, più atletico senz'altro, ma meno romantico per la mancanza della ricerca della precisione e del fascino della prima palla, sempre indirizzata a fondo campo dopo una alta e lunga traiettoria: oggi poche palline si elevano oltre al "muro" ed il gioco si è fatto razzente e certo più veloce.

I falli in alto si contano sulle dita ma anche tanti "quindici" sono frutto di colpi di fortuna e di rimpalzi imprevisti. Oggi ci sono forse più scambi ma il gioco è più corto a scapito della fantasia che un tempo affascinava anche gli sprovveduti che raramente frequentavano gli sferisteri ma che trovavano lo sfogo ideale e personale al seguito di quella "pallina" che cercava il posto ideale dove potersi posare. La pallina e sopratutto i tamburelli moderni forse non permettoni più quel gioco a lunga distanza ma sognare ogni tanto può servire anche a farci stare meglio, con tanto di trascorsi rimpianti. Un grazie sincero ai giocatori ed ai dirigenti per l'impegno profuso con la speranza che il nostro sport continui a regalare anche in futuro spettacolo ed emozioni.

MONTECHIARO - IL TORRIONE 19-12

MONTECHIARO: Manuele Tirico, Stefano Panzini, Piero Redoglia, Fausto Vercelli, Erik La Pia, Luca Parena. D.t. Paolo Quilico

IL TORRIONE: Fabrizio Artuffo, Marco Diliberto, Franco Zitti, Isolino Inquartana, Valerio Cossetta. D.t. Guido Sampietro

(1-2, 3-3, 5-4, 7-5, 9-6, 10-8, 11-10, 14-10, 15-12, 18-12, 19-12) 40 pari il Torrione 3, Montechiaro 1

Arbitro Paolo Michelutto di Settime durata 2 ore e 50 minuti

il gruppo del Rocca a riposo forzato

non è mancato il tifo interessato dei tonchesi per i nerofucsia

il prezzemolino Fausto Gavello fa capolino nel mondo dei bastioni

nonostante Marco Diliberto simuli il ko è stata positiva, a cominciare da Fabrizio Artuffo, la prova dei ragazzi di Cerchiolino

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