Il fermento tra i bastioni

Grande fermento nel circo del muro con molti contatti e spostamenti di giocatori per la stagione 2015.

La svolta favorita dal nuovo regolamento con le società tornate protagoniste per riprendere in mano la situazione. Messo in soffitta il sistema dei punteggi, una vera zavorra negli ultimi anni da limitare il raggio d’azione delle società e da costringere all’inattività parecchi giocatori ed in più non essendo fondato su basi oggettive come nella pallapugno il ricorso era sempre dietro l’angolo come testimoniato dalla sentenza che ha ridato il titolo di cadetteria al Rocca confermando il responso del campo.

Deregulation per ricreare interesse e far tornare i mecenati (si parla di Sandro Vigna e Maurizio Francia non più ostacolati da lacci e lacciuoli) con un regolamento snello, semplice e con pochi vincoli. In concreto le affiatate coppie Fracchia - Biletta e Tirone – Caggiano non possono avere come compagni Tirico, Gerbi e Bicocca (questi 3 potrebbero accoppiarsi) in quanto nominati “teste di serie” dalla Commissione ed i fondocampisti e mezzivoli di serie A e B open, i quali si guardano bene dal ridimensionarsi finché trovano ingaggi a libero.

In campo necessario un residente per tornare al campanilismo ed un under 25 oppure solo un under 21 il quale può essere anche in prestito come partecipante ai campionati di serie C e D open.

Per adesso si prospetta un duopolio tra Grazzano e Castell’Alfero con qualche mugugno tra le piccole ancora alle prese con la definizione degli organici ma propensi ad incentivare un campionato equilibrato.

Squadra che vince non si cambia, è il caso del Grazzano alla conquista della stella col decimo titolo. Grazie alle nuove norme si rivede Andrea Andrin al posto di Zitti tornato a Portacomaro, squadra di cui è presidente. Si è vista in Supercoppa, quando le partite sono decise da pochi 15, l’importanza dei terzini.

L’ossatura del Montechiaro degno rivale di stagione si sposta a Castell’Alfero con l’intento di strappare il titolo al team sorretto dai vari Redoglia, Orecchia, Monti. Arrivano in massa l’idolo locale Matteo Caggiano, Davide Tirone, Luca Perotti, l’under Nicolò Dettori ed il tecnico Andrea Morrone. Come centrale arriva dall’open il giovane Matteo Forno in cerca della consacrazione tra i bastioni. Bella squadra competitiva quella del terzino presidente Gianluca Dresda a cui manca solo più un tassello che potrebbe essere Alessandro Zapponi.

A Montechiaro rotta su via Roma con dietro Manuele Tirico e lo zio Stefano Panzini, in mezzo si parlava di Riccardo Molino ancora con le antenne verso Moncalvo in caso andasse in porto lo squadrone. Per ovviare a tele ipotesi Piero Redoglia in campo altrimenti a fare il jolly.

Svolta epocale a Tonco con la fine di un ciclo, ben rappresentato simbolicamente da Alberto Bicocca e Fabrizio Artuffo,  con il passo indietro di Renzo Artuffo prossimamente a bordo campo in veste di semplice appassionato. Il grande terzino ed imprenditore diventato presidente, competente ed appassionato al punto da viverla in modo viscerale, ha contraddistinto un’era fatta partendo dalla  B di successi con tre titoli consecutivi e svariate coppe con stagioni sempre ad alto livello. 

La consapevolezza di lasciare la società in buone mani e continuare con metodo la pratica in un paese partecipe grazie alla crescita di un gruppo di dirigenti come Marco Trinchero e Marco Valpreda con in più lo storico braccio destro Gian Piero Delcrè alla presidenza.

Il Renzo non è un uomo da compromessi e mezze misure in quanto o ci mette la faccia da protagonista o se ne rimane defilato, per cui la nuova squadra è già frutto della semina della nuova dirigenza. Si è scelta una strada nuova in cui insistere puntando su giovani del paese già affermati nel muro come Maurizio Marletto ed Emanuele Guolo, già detto dei giocatori in uscita rimangono fedeli e partecipi nel nuovo corso Luca Stella e Paolo Artuffo.

Allo stato attuale Grazzano e Castell'Alfero quindi pronte per la grande sfida con Montechiaro e Tonco già a buon punto mentre le altre società ancora impegnate a comporre il mosaico.

A Moncalvo le certezze della società del patron Tabachetti sono Massimo Cavriani alla guida del progetto tecnico dalle giovanili alla prima squadra, l’ingresso libero nella regular season per riavvicinare il grande pubblico alla disciplina. Per la nuova squadra si cerca il pezzo da novanta con cui fare da calamita per altri atleti di spicco. L’intendimento è quella di fare una squadra under 35, tra i confermati Cristian Mazzoni e tra i papabili di complemento si parla di Stracuzzi.

A Portacomaro il terzino presidente Franco Zitti potrebbe puntare ai locali Marco Diliberto e Manuele La Rosa, tornato in auge quest'anno, inoltre si parla con insistenza del ritorno di Andrea Gerbi.

A Rocca le varie anime al lavoro per un rinnovato gruppo da affiancare ad Alberto Politto. Intanto Matteo Gandini è tornato a libero nel Cerrina di serie C con Fausto Gavello e Bossetto.

Tanti voci su Calliano anche se il presidente Giuseppe Iviglia frena per adesso gli entusiasmi non avendo ancora certezze da comunicare. L'ipotesi più suggestiva è quella del grande ritorno di Bicocca magari unito al rilancio Enrico Berruti. Due callianesi con carriere brillanti ma parallele per cui finora mai incontratesi.

Idee chiare a Montemagno per il ritorno con al petto il titolo di B: accanto ai confermati Dacasto, Tinto e Cissello si uniranno un fondocampista ed un terzino di cui nomi verrano svelati a mercato concluso.

A Vignale la grande certezza è Guglielmo Ulla giocatore rivelazione dell'anno, l'intendimento del presidente Severino è di costruire la squadra attorno al fuoriclasse di Varengo con la consueta attenzione ai valori umani ed al bilancio.

Si parla infine di una possibile squadra ovadese ancora da definire nei dettagli. Uno dei papabili come Stefano Frascara pare però accasato come sesto a Carpeneto mentre Massimo Rinaldi ritorna in serie C a Cremolino (il colpo più clamoroso in categoria risulta per adesso quello di Giacomo Raschio ad Alfiano Natta).

 Il 2014 da ricordare tra i bastioni per 3 grandi finali grazie al collante del campanilismo. Protagoniste il Grazzano (accoppiata scudetto e Coppa Italia), il Montechiaro a segno in Supercoppa ed il Tonco brillante finalista in Coppa Italia.

La partita che ha fatto più rumore è stata quella di C tra Chiusano - Moncalvo Rocco nel bel mezzo della festa patronale

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