Sotto i bastioni tra voglia di ripartire e di approfondire

Quando rivedremo scenette così.

Pronti per il bene del tamburello Vignale, Castell'Alfero, Grazzano e Portacomaro. Attendisti per le porte chiuse Montemagno e Montechiaro. Costanzo "Qual'è il senso di fare qualcosa che non vede nessuno?". Parena "E' come far suonare un'orchestra senza che nessuno possa sentirla". Dubbi su protocolli e responsabilità per Casa Paletti e Calliano. Verso la rinuncia il Moncalvo ma resta aperto uno spiraglio

La pandemia ha rimesso tutto in discussione con un inverno atipico senza parlare minimamente di muro ma ora si sta provando a ritornare verso una graduale ripresa delle gare. La Federazione ha stilato un protocollo con varie restrizioni tanto che ogni squadra ha dovuto inserire nell'organigramma il covid manager e inevitabilmente sono aumentati i costi di gestione con l’obbligo dei tamponi a fronte di minori entrate per l'assenza di pubblico e il venir meno di molti sponsor.

Le società ci chiedono di riaccendere i riflettori e ridestare un interesse su di un torneo che dopo la riunione di Calliano intendeva partire il 2 maggio giocando anche il 2 giugno più un’ulteriore giornata infrasettimanale (2 settimane di pausa ad agosto) con finale scudetto il 19 settembre. L’11 aprile è la scadenza per confermare l’adesione.

Al momento illustrate le novità ed il sostegno della federazione vi sono realtà pronte al via, altre attendiste più il Moncalvo che ha annunciato il rientro in tempi migliori confermando la linea dello scorso anno. Il dirigente Igor Tapparo ribadisce il concetto "inizieremo ad allenarci e giocare, quando l'incidenza dei contagi sarà inferiore a 50 casi su 100.000 abitanti. In pratica quando saremo in zona bianca". Ciò indipendentemente dall'effettuazione di tamponi.

Conferma il presidente Enrico Bacchiella pur lasciando aperto uno spiraglio: comprendo i problemi della Federazione per avviare a breve termine i vari campionati con il massimo della sicurezza possibile, purtroppo per i pochi soggetti che siamo all'interno della nostra società, i protocolli approvanti risultano ingestibili ed inattuabili.- Confidiamo che la curva dei contagi nel periodo un paio di mesi, per le varie misure messe in atto dalle autorità governative, possa considerevolmente ridursi e di conseguenza le regole diventino meno restrittive.- Azzardare un inizio di campionato a metà Giugno, strutturato in modo diverso anche dal solito, in un contesto notevolmente diverso da quello attuale crediamo possa vederci tra i partecipanti.

Non stupisce la scelta del Vignale realtà che non si è in pratica mai fermata allenandosi con continuità per quanto possibile.

Così la presidentessa Annalisa Arzani: noi ci siamo con tanta voglia di giocare attenendoci alle regole perché tutto si svolga in serenità appoggiando ed evidenziando lo sforzo in atto dalla  commissione e accettando anche di partire più tardi per venire incontro ad altre squadre così da organizzare nei migliore dei modi. Il tutto senza nascondere la complessità delle procedure da seguire ma la voglia di ripartire è più forte del resto.

Più sorprendente una piazza come Castell’Alfero non certo accreditata tra le favorite pur avendo scritto pagine memorabili nella storia dei bastioni. Entusiasmo contagioso del presidente Matteo Barbano deciso a partire nonostante l’impegno gravoso e le mille incognite per il bene del tamburello anche perché la federazione compie uno sforzo immenso per venirci incontro. Quest’anno è così, non si può fare altrimenti.

A Grazzano l’inguaribile passione del presidente Alessandro Redoglia: ci adeguiamo alle disposizioni stabilite in quanto l’importante è riprendere il torneo avendo la disponibilità di giocatori e dirigenti per giocare anche in autunno in questa stagione particolare essendo impensabile stare fermi un altro anno. Sacrifici necessari per il bene del tamburello e di conseguenza ci stiamo organizzando per gestire l’emergenza con un medico competente a seguire i tamponi essendo prioritaria la salute di tutti. Si giocherà  a porte chiuse in una situazione inedita che mal si concilia con la storia del torneo ma bisogna fare di necessità virtù consci delle difficoltà sperando in un non remoto ritorno alla normalità ed alla concezione di partecipazione come  veniva  intesa da tifosi e sponsor.

Maurizio Stella presidente de il Torrione Portacomaro è sulla medesima lunghezza d'onda: non ho ancora parlato con i giocatori ma il mio intento è partire il prima possibile i giocatori dovranno adeguarsi a prescindere dai tamponi.

A Montemagno si aspettano tempi migliori. Per il tecnico Andrea Costanzo il problema non è tanto  il tampone in quanto ci si organizza anche se vi è la spesa del medico ma è il senso di fare qualcosa che non vede nessuno, non coinvolgendo il paese, i tifosi e gli sponsor che sono sempre di meno. A porte chiuse potrebbe avere una logica solo nelle prime partite ma non con una partenza forzata. Idea comune delle varie componenti societarie in cui emerge la voglia di ripartire magari a giugno con una formula diversa condividendo la voglia di confrontarsi con le altre realtà con l’entusiasmo che mette in secondo piano la fatica e gli sforzi economici di questi tempi.

Concetto simile per la Pro loco Montechiaro ben espressa dal dirigente Renzo Parena: le problematiche sono tante, sia burocratiche e sia economiche, forse è meglio iniziare più tardi magari la situazione migliorasse. La cosa che piace meno  è giocare senza pubblico, è come far suonare un'orchestra senza che nessuno possa sentirla  e ballare. Capisco che non fare niente sarebbe deleterio per il movimento.

"Al momento Casa Paletti non avrebbe alcuna pregiudiziale allo svolgimento del campionato a muro se non esistessero, ben chiari e piuttosto impegnativi, obblighi di gestione societaria legati al rispetto dei protocolli Covid". E' quanto afferma il presidente della società tonchese, Renzo Artuffo, a fronte delle richieste di impegno alla partecipazione da parte della Federazione. "Spero che proprio con gli organismi federali - prosegue Artuffo - si possa trovare, prima dell'11 aprile (data entro la quale dovrebbero essere perfezionate le preiscrizioni n.d.r.) una soluzione al problema delle gravi responsabilità oggettive in carico ai dirigenti di ogni società. Un peso che attualmente rende problematica la partecipazione a qualsiasi tipo di torneo,a prescindere dalle date di inizio dello stesso".

Dubbioso pure Paolo Belluardo primo cittadino e presidente del sodalizio Calliano. Nell'ultima riunione è emerso la problematica dei tamponi  Appena avremo informazioni più certe decideremo il da farsi.

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