"Regole e nuovi punteggi si decidano entro gennaio"

La richiesta alla Federazione di Giulio Griffi, patron del Montemagno 

Non poteva esaurirsi con le parole pronunciate dal presidente della Federtamburello Piemonte la "querelle" sui punteggi nel tamburello a muro. Al portacomarese Roberto Gino, che non ha risparmiato critiche ad alcuni dirigenti, risponde ancora Giulio Griffi da Montemagno. Ovvero colui che aveva proprio sollevato la questione evidenziando criticità nel regolamento che impone un tetto massimo nell'allestimento delle rose delle squadre nella serie A, in base ai punti attribuiti ai singoli atleti. «Spiace aver letto certe frasi un po' lapidarie. Spiace sapere che muovere critiche sempre nel bene del tamburello cancelli immediatamente cosa uno fa. Nel mio caso e per il Montemagno in tre anni ha trovato sponsor e sul campo la squadra è arrivata un anno nei play off, il secondo al primo posto nella regular season ed al terzo alla finale. A questo aggiungo la finale di Coppa Italia persa nel 2018" interviene il patron dei biancorossi. «Il presidente Gino non mi nomina ma a lui rispondo che i risultati dimostrano come si sia lavorato a Montemagno dove peraltro il rinnovo del direttivo c'è stato. Posso dire altrettanto all'interno della commissione? Peraltro questo è un organismo chiamato a decidere, ma dovrebbe farlo dopo aver sentito le varie proposte e deliberando non a fine agosto, bensì entro gennaio. Solo così i dirigenti, troppo spesso facilmente e ingenerosamente criticati, possono mettere in atto quella che si chiama programmazione e che avviene in tutti gli sport dove le regole sono note e non si deve attendere una serata di fine estate per conoscere un numerino che può cambiare sorti e destini di un gruppo, di una squadra e di una società». Giulio Griffi ribadisce di aver domandato solamente che si sappia in anticipo il regolamento in modo che siano ancora dirigenti e tecnici ad allestire le squadre. «Peraltro rifiutare il dialogo, da più parti e piazze richiesto, e con esso la condivisione delle idee è sinonimo di debolezza. Solo nel confronto si può trovare la soluzione migliore che è per il tamburello tutto» chiosa Griffi. A smentire quanto sostenuto dal presidente Gino, proprio da Montemagno si fa notare che nella stagione 2015 Grazzano vinse con grande vantaggio il campionato ma il bacino dei giocatori era ben più ampio di oggi, con circa 200 giocatori, grazie a più gironi di serie B e tornei di C e D. «E qui la colpa è ancora una volta ascrivibile ai soli dirigenti? E sulle sponsorizzazioni e la comunicazione si può intervenire?» le domande che pone ancora Griffi. Il patron ribadisce la volontà non di cambiare le regole già stabilite per la stagione 2020 ma per la successiva annata e «ripetendolo all'infinito il regolamento lo pretendo a gennaio e non a giochi fatti e su questo mi batterò in tutte le sedi» il monito finale di Griffi.

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