Casa Paletti campione d’Italia serie C muro

Casa Paletti campione d’Italia serie C muro nel suggestivo sferisterio delle Cascine di Firenze. Si fanno onore Bagnacavallo e Torrita di Siena.
Al secondo anno di attività dell’innovativo progetto di Casa Paletti Tonco del patron Renzo Artuffo arriva il primo titolo nazionale con la serie C muro a mitigare l’amarezza della mancata finale di serie A con la prima squadra. Firenze invasa dal tifo biancorosso di una società encomiabile in quanto a passione ed entusiasmo che si è riversata in massa a tifare con familiari, supporter e squadre giovanili nello splendido sferisterio delle Cascine. Il triangolare è iniziato con la vittoria della ravennate Bagnacavallo (Alberto Cattani, Mattia Mercatali, Marco Monti, Michel Traversi, Gianmarco Rontini, Carlo Rotondi. Presidente Alberto Emiliani) sulla senese Torrita (Andrea Manzi, Michele Caracini, Antonio Marinelli, Claudio Burcini, Lorenzo Martone, Rituan Palla, Alberto Cruciani. Presidente Paolo Malacarne) per 13-6. I campioni di Romagna/Marche arrivati qui grazie alla vittoria sul filo di lana contro una coriacea Treia con due giochi a trampolino hanno indirizzato l'incontro non facendo rientrare in gara i toscani. A seguire il debutto degli astigiani contro il Torrita con un convincente 13-3 adattandosi subito al fondo sintetico di un muro sconosciuto. Proprio grazie al brillante inizio han potuto proseguire in scioltezza. La finale con i ravennati della Fulgur non delude ed il 13-5 a referto non rende giustizia a Mattia Mercatali e compagni rivelatisi più insidiosi del previsto. I romagnoli iniziano bene facendo l’andatura fino al 4-3 centrando tre 40 pari grazie ed errori dei piemontesi che stentano a carburare tenuti in partita dall’attento terzino Jasa (ormai collezionista dei titoli minori del muro). Finalmente arrivano i punti  pesanti di Redoglia ed avanti 7-5 ma sotto 0-40 riescono nella rimonta che taglia definitivamente le gambe ai ravennati nonostante i vari tentativi di cambio assetto. Casa Paletti in campo con Alessandro Accomazzo, Daniele Moisio, Piero Redoglia, Marco Gino e Mohan Jasa. Spazio anche a Pino Olivieri, Andrea Serraiocco e Michele Casarin. Condivisibile l'analisi del capitano Fulgur Alberto Cattani: "peccato del risultato bugiardo, meritavamo molto di più ma bisogna anche saper perdere, la squadra è stata unita e ha dato tutto in campo, loro sono stati più bravi essendo anche giocatori molto più navigati avendo militato in serie superiori, noi li abbiamo messi in difficoltà e il secondo posto e' un gran risultato, il prossimo anno ci impegneremo ancora di più". Di livello l'organizzazione della commissione muro con Mimmo Basso e Roberto Gino assieme della società fiorentina diretta dal factotum Roberto Sani col solo rammarico di non esserci in campo. Simpaticissimi i commentatori locali a crerare il giusto clima dell'evento. Arbitraggio a cura di Massimo Cruciani. A Firenze pochi ma buoni dove si è visto un certo interesse giovanile per la sferistica alternando ai colpi di tambass, quelli col bracciale e di pallapugno leggera. La voglia di continuare del movimento del Centro Italia ed una location come quella dello sferisterio fiorentino da valorizzare e rivalutare con manifestazioni di livello ancora più alto per un nuovo rinascimento.
Al ritorno in paese a Tonco carosello di macchine e brindisi con spumante e pizza per un successo che non rimarrà un caso isolato.
 

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