Grazzano ora può cullare il sogno del «triplete» tricolore nel tamburello a muro. Dopo lo scudetto i campioni aleramici sono riusciti a conquistare anche la Coppa Italia, competizione che non li ha visti altrettanto vittoriosi come in campionato. Al «Beretta» di Tonco, davanti a 200 spettatori, hanno battuto il Vignale 16-10: non resta che la Supercoppa per rendere perfetta la stagione.
C'è stata gara vera per circa un'ora sull'asfalto tonchese poi il calo fisico degli alessandrini e la crescita dei grazzanesi ha fatto la differenza in un tabellone perfettamente in equilibrio fino all'8 pari. L'avvio favorevole del Vignale alla battuta (3-0) era stato subito recuperato dal Grazzano (avanti 5-4 al terzo cambio). Poi il 40 pari che regala il nono punto a Fracchia e soci spacca la partita. Il successivo punto degli alessandrini arriva sul 13-9 seguito dal decimo, ma sarà anche l'ultimo con il traguardo a un passo ed il Grazzano bravo a chiudere dopo 125 minuti di scambi.
La festa è ancora per il Grazzano con il suo presidente Alessandro Redoglia a guidare la dirigenza attorniata dai fedelissimi tifosi. Nella configurazione a quattro della Coppa Italia gli astigiani hanno dato fiducia a Fracchia (dilettatosi anche alla battuta), Marletto, Arrobio e Veiluva. La risposta della squadra della presidentessa Annalisa Arzani e del tecnico Fabio Zaio con Elia Volte (alla sua ultima in maglia giallonera), Luca Tibaldero, Emanuele La Rosa e Andrea Carretto. Un successo speciale per il battitore Marletto che a Tonco ci abita: «È bello vincere in casa anche perché tre stagioni fa giocai la stessa partita ma a maglie invertite ed il risultato fu opposto». Maurizio Marletto ci ha preso gusto ad essere dalla parte giusta ed è ovviamente soddisfatto in quella che è per lui la prima affermazione festeggiata sul campo di casa. «Beretta» ancora una volta alleato del Grazzano come già accaduto nel 2016, data dell'ultima vittoria, che qui conquista la quinta Coppa negli ultimi sette anni (altre nel 2012 e poi dal 2004 al 2016). «All'inizio abbiamo faticato anche perché dopo la finale scudetto abbiamo disputato un solo allenamento. Penso che questa formula abbia offerto spettacolo. Si è visto qualche errore di troppo ma anche colpi di potenza, sicuramente meno palleggio" sottolinea il presidente Redoglia. Il coach Fabiano Penna plaude i suoi «quattro moschettieri capaci di trovare la miglior posizione per un gioco efficace contro una squadra che arrivava da due belle vittorie» . E fa i complimenti all'organizzazione: «Bravi i volontari di Casa Paletti ad aver organizzato una grande manifestazione, premiata dal pubblico».