Grazzano-Montemagno A Vignale si incorona la regina dei bastioni

Sul neutro del "Cesare Porro" cancelli aperti dalle 15 La finale dopo 32 anni. Stracuzzi sfida il suo paese (in foto)

Pronti alla battaglia in campo e al confronto sugli spalti Grazzano e Montemagno. Oggi i due team saranno opposti sulla terra del «Porro» di Vignale nella finalissima che assegna il Tricolore del Muro. Inno di Mameli alle 16 e poi il fischio dell'arbitro Fulvio Cataldo di Viarigi ad aprire il match (biglietto 10 euro) nell'impianto monferrino dove i cancelli apriranno dalle 15.
Il tifo aleramico è abituato e collaudato dalle ultime finali, quello biancorosso un po' meno ma l'ingresso in finale ha riacceso l'entusiasmo tra i più giovani. E' così nato il gruppo «Ultras Montemagno» che oggi sosterrà la squadra. 
«Dopo le gioie smorzate un anno fa, questo traguardo importante contribuisce a riavvicinare pubblico e magari regalare qualche nuovo praticante al tambass su una piazza storica» aggiunge Andrea Costanzo, che la rivalità con Grazzano la vive quotidianamente in famiglia avendo la moglie natali aleramici. «Mi ha assicurato che tiferà per noi» aggiunge il tecnico, subentrato nel ruolo dopo poche giornate di campionato succedendo al dimissionario Fulvio Natta (altro grazzanese). 
Derby personale per il battitore Emanuele Stracuzzi, che a Grazzano risiede e nelle fila del Montemagno è stato tra i più positivi in un finale di stagione perfetto. «Nessun allenamento particolare se non quello sostenuto giovedì a Vignale, al pari del Grazzano il pomeriggio seguente. Preferisco dar tranquillità ai ragazzi, indispensabile recuperare energie per giungere alla finale con fiato, gamba e soprattutto al completo. Molino al 99% sarà della gara». Il mezzovolo metterà a disposizione la personale conoscenza di terra e muro di Vignale, di casa per diverse stagioni. 
Per coach Costanzo la responsabilità di un intero paese il cui ultimo trionfo è di 19 anni fa. Il primo titolo «millenial» visto che scudetto sarebbe diventato solo nel 2008. Allora il tecnico di oggi era ancora atleta, anche se calciatore, ma ricorda quella finale che lo vide spettatore e poi far festa. 
Un festoso corteo che potrebbe snodarsi lungo i 9 chilometri tra Vignale e Montemagno, che Botteon da poliziotto percorse scortando il Giro d'Italia. A Grazzano non ci si cura troppo dei favori del pronostico da più parti attribuiti loro. «Lo dico alla fine chi era il favorito» laconico il presidente Alessandro Redoglia. «Inoltre se stiamo a guardare Montemagno è l'unica formazione ad averci battuto in entrambi i precedenti. Tre due sconfitte in stagione e due per mano loro» aggiunge il tecnico Fabiano Penna. La scaramanzia appartiene tutta ai tecnici coi calzini portafortuna di Costanzo ed il tutore al ginocchio del "collega" Penna. — 

Aleramici in cerca del 13° titolo Biancorossi a digiuno dal 2000

Tambass è anche questioni di numeri. Grazzano e Montemagno oggi faranno 60, ovvero gli scontri tra le due piazze: 38 successi aleramici contro 14 dei rivali e 7 pareggi. Grazie alle statistiche di Paolo Monaca (dirigente di Montemagno) si scopre che sono quattro gli incroci in semifinale, con ultima volta un anno fa, ma in finale c'è un solo precedente e si va indietro di ben 32 anni, 16 agosto 1987 ancora sulla terra di Vignale e successo del Grazzano dei Fracchia senior (Mauro e Fabio) ma anche di Piero Monti, allora terzino ed oggi dirigente. Ordine che replicava l'esito del torneo di dieci anni prima quando però non si disputava la finale. A proposito di dirigenti non va dimenticato il patron Giulio Griffi da sempre in prima linea nei successi del Montemagno (5 successi in finale e 2 ko) e tornato in sella dal 2017. In quella finale Grazzano contava sull'asso Emilio Medesani che oggi è loro consigliere. Montemagno che aveva inaugurato col quinto titolo il Millenio che ha poi incoronato il Grazzano assoluto re del muro, bravo ad infilare sette titoli di cui sei negli ultimi sette anni. Oggi i gialloneri proveranno a fare tredici. Insegue l'ottavo successo personale Vittorio Fracchia (decima finale) ma anche il terzino Pietro Giroldo. Sempre vincente il terzino Andrea Andrin nelle cinque sfide giocate, come Maurizio Marletto e Alessio Olivieri (campioni nel 2018); prima asoluta per Federico Arrobio. Nel Montemagno unico atleta vincente è il terzino Massimo Savio (due su quattro) mentre alla seconda finale Emanuele Stracuzzi e Riccardo Molino, tutti all'esordio gli altri atleti biancorossi Alberto Botteon, Matteo Bertone, Luca Soffientino ed Alessio Manni. L'albo d'oro è pronto a scrivere la pagina numero 46 anche se si tratta solo dell'undicesima a tinte tricolori. Davanti a tutti Grazzano (12 titoli, primo nell'edizione inaugurale del 1976), seconda piazza condivisa da Montemagno con Vignale e Moncalvo (5), poker per Castell'Alfero e Portacomaro poi tre titoli di Tonco ed il solo del Montechiaro

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