Il Grazzano non fa sconti, Casa Paletti "stecca"

Paolo Baggio mezzovolo del Montechiaro

Il Montemagno passa ancora a Tonco nella gara di andata delle semifinali scudetto. Montechiaro spera ancora

Grazzano da pronostico in casa, Montemagno un po' meno in trasferta. Sono loro le due formazioni che sorridono dopo il primo atto delle semifinali scudetto della serie A di tamburello a muro. Massimo torneo incerto ed equilibrato nella fase regolare e pronto a regalare sorprese nei play off. E' puntualmente accaduto nel match disputato sabato a Tonco col Montemagno tornato per riprendersi un'altra vittoria su Casa Paletti (19-16). Fattore campo invece confermato nell'incontro domenicale sulla piazza di Grazzano con vittima il Montechiaro (19-9). Buona la risposta del pubblico con circa 250 presenti contati al "Beretta" e quasi 300 quelli a bordo della spianata aleramica dove si sono radunati anche numerosi assi della serie A open oltre ai campionissimi del passato. Aldo "Cerot" Marello mattatore, Emilio Medesani dispensatore di consigli per la parte grazzanese ed anche Elio Prette attento osservatore nelle analisi.

«Non avevamo nulla da perdere ma qualche cosa di più potevamo fare. Innanzitutto commettere qualche errore di meno» esordisce il fondocampista Alessio Monzeglio per il Montechiaro, che aggiunge «non era la nostra ultima chiamata, che al contrario sarà sabato in casa. Dovremo migliorare sulla prima linea ed anche qualcosa in fondo. In fondo siamo l'outsider di queste semifinali. Arrivate per ultime ma pronte ad essere prime». E poi l'asso vignalese lancia una promessa «se riusciremo ad approdare in finale e magari anche a vincere sarà la mia ultima stagione». La replica dalla parte grazzanese nelle parole del presidente Alessandro Redoglia: «se proprio debbo trovare qualcosa da migliorare indico la partenza rallentata di Vittorio che ha poi preso in mano la squadra e trascinata. Bene Marletto e lo stesso Arrobio che sta raccogliendo le soddisfazioni che il suo impegno preciso e costante meritano. Se il Grazzano gioca da Grazzano diventa quasi impossibile vincere in casa. Tutt'altra gara ci attende a Montechiaro». Sul muro di piazza Cotti sfida equilibrata nei primi quattro trampolini: 2-1 3-3 5-4 e 7-5. Un "15" mancato che poteva regalare il possibile 7-6 la chiave di volta come dimostra il progressivo allungo dei locali capitanati dal terzino Andrin che girano 10-5 poi 14-7 e senza troppi assilli chiudono allo scadere dei 150 minuti.
Invece al «Beretta» oltre tre ore di battaglia e ben tredici 40 pari (di cuui 9 finiti agli ospiti) per decidere l'incontro, replica di quello vissuto appena quindici giorni prima e finito come allora con la squadra di patron Griffi a festeggiare. Il miglior Botteon (un solo errore in 180 minuti di scambi) e l'ex Stracuzzi in evidenza ma anche Savio al cordino come il giovane Bertone, pesanti i suoi "15" quando è stato chiamato mezzovolo sostituendo un Molino non al meglio della condizione (chiamato in panchina sul 10-8). Il tabellone premia subito Montemagno ma Casa Paletti è avanti sul 5-4 ed ancora sul 7-5 ma sull'11-10 il avviene il sorpasso del Montemagno che si rivela quello definitivo.
Montemagno guarda con fiducia al ritorno da vivere domenica prossima sull'asfalto amico di piazza Umberto I, ma non si fa eccessive illusioni. «Sappiamo che sarà un'altra battaglia. Paradossalmente Casa Paletti potrebbe essere ancora più pericoloso sul nostro campo più di quanto lo sia già stata a Tonco. Poco consola che ci basterà arrivare a 18 games» guarda già alla prosisma gara il battitore grazzanese Stracuzzi. Peraltro Casa Paletti non perde l'entusiasmo e la speranza di allungare alla bella il confronto. Nonostante la sconfitta non è stato scalfito l'entusiasmo di Tonco per la sua squadra del presidente Artuffo con quasi duecento presenze alla festa organizzata dalla società subito dopo la semifinale gustando la paella che poteva essere della vittoria ma è stata "della rivincita". 

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