Intervista al candidato consigliere federale Roberto Sani

Roberto Sani è dirigente del Cs Firenze, splendida rivelazione del campionato di serie A indoor. Si è candidato al consiglio federale nella lista di Edo Facchetti

E’ stata fino ad oggi la piacevole sorpresa del campionato indoor 2017. Una squadra che ha fatto soffrire una formazione quotata come il Monale e che nella prima giornata di campionato ha sconfitto il Noarna, squadra di esperienza nella specialità indoor.  Nell’ultimo turno di campionato la squadra toscana ha battuto il plurititolato Ragusa, compagine che in organico vanta giocatori di grande esperienza come Salvatore Occhipinti e Luca Baldini. Questi risultati hanno permesso alla “new entry” toscana di ottenere il quarto posto e quindi la partecipazione alla fase finale del campionato indoor 2017. Numeri davvero eccellenti. Decisivo il lavoro di tutto lo staff societario, dove ha avuto il suo peso, l’esperienza di Mario Bellini, ex direttore tecnico del Castellaro.  Firenze attualmente si trova in classifica avanti all’astigiana Cunico, composta da giocatori di grande esperienza come Cristian Valle e Federico Tanino. Viene pertanto spontaneo chiedersi quali siano i segreti di questa squadra. Ne abbiamo parlato con Roberto Sani, dirigente della società toscana.

Come è nata l’idea di iscrivere la squadra al campionato indoor?

E’ nata durante l'evento dei 90 anni della federazione che si è svolto a Firenze. E’stato il presidente Emilio Crosato a proporci di iscriverci in serie A con in prestito i giocatori che giocavano nel Castellaro nel 2016, dato che la stessa società non si era iscritta ed il titolo sportivo rimaneva vacante.

Noi l'abbiamo accettata senza esitazioni e con l'aiuto della regione Toscana e altri sponsor siamo riusciti a portare la serie A in quel di Firenze.

Come è composta l’attività a Firenze?

 Il C.S Firenze ha sempre partecipato ai campionati di tamburello. Negli ultimi 6 anni che c'è stato l'incremento degli iscritti. Anche grazie alla scuola tamburello, inaugurata nel 2011 e intitolata a Luciano Bartolozzi, il primo ed ultimo istruttore di tamburello a Firenze.

Dal 2011 ad ora siamo cresciuti esponenzialmente. I numeri ci dicono che dai 6 giocatori del 2010 di serie C open, siamo arrivati ai 54 iscritti del 2016 tra ragazzi, adulti, soci e genitori.

Come giudichi l’andamento della squadra nelle prime giornate del campionato indoor, dove come già detto prima avevate avversarie forti e blasonate?

Direi, senza giri di parole un ottimo risultato. A. Stiamo parlando di ragazzi giovani che vanno dai 15 ai 20 anni e che soltanto uno ha giocato in serie A, vincendo proprio con il Castellaro nel 2016 il titolo Italiano.

Cosa ti aspetti per il futuro del tamburello?

Per il futuro mi aspetto un rinnovamento federale con nuove idee e soprattutto giovani, un rinnovamento che ascolti tutte le società di tutte le discipline. Le scuole devono essere coinvolte. Ci deve essere un aumento dei tecnici che siano in grado di andare nelle scuole con progetti ed idee valide e dare più possibilità ai ragazzi di giocare di più con meno spese.

C’è attualmente un progetto per rilanciare il tamburello anche in altre zone della Toscana?

Certamente, il progetto esiste da 2 anni, da quando abbiamo fatto il corso istruttori a Firenze, con 48 docenti presenti al corso. Stiamo andando nelle scuole della Provincia di Firenze, affiancando quei professori ormai istruiti e in alcuni dei casi (vedi scuole primarie) andare di persona nelle classi.

Stiamo lavorando nelle scuole dell'empolese, per la precisione a Boro S. Lorenzo, e nella città metropolitana di Firenze. Stiamo avendo un ottimo ovunque, ovviamente dobbiamo continuare su questa strada, partendo dal presupposto che c’è ancora tanto da fare.

Cosa si deve fare per far crescere questo sport?

Credo che sia fondamentale investire nella scuola con l'indoor e poi sviluppare il tamburello nelle varie discipline, cercando poi di indirizzare i ragazzi nelle varie società.

In Toscana, siamo rimasti in pochi e questo per una politica sbagliata negli ultimi 10 anni della Federazione, che ci ha lasciati soli con le nostre forze ad andare avanti.

Per questo mi aspetto grandi cose con la nuova federazione, ripartendo dalla base solida di persone serie che circolano nel nostro sport e far uscire nuove idee che ci permetteranno di crescere.

Noi a Firenze in 6 anni ci siamo riusciti, voglio proprio vedere se con il mio aiuto, se sarò eletto come consigliere, riuscirò a dare una mano al centro Italia.

Il tamburello è passione, almeno per me.

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