Analisi Coppa Italia indoor con Luca Baldini

A termine della Coppa Italia indoor 2011 disputata in Trentino per l’ esattezza a Rovereto, abbiamo analizzato con Luca Baldini, giocatore di grande esperienza e conoscitore del tamburello la competizione sotto i vari aspetti, tecnici e regolamentari. Luca attualmente ricopre anche la carica di consigliere federale della Federazione Italiana Palla Tamburello

Nell’ultima edizione della Coppa Italia indoor con la sua esperienza ha guidato il Bagnacavallo a trionfare in campo maschile.

D. Come ti è sembrato il livello dell' ultima Coppa Italia indoor in generale?

R Il livello tecnico delle squadre, e di conseguenza dei giocatori, della Coppa Italia appena svoltasi a Rovereto mi è sembrato molto buono, sia quello maschile che quello femminile. Nella competizione maschile è mancata un pò la compagine del Mezzolombardo per la mancanza di alcuni suoi giocatori più rappresentativi che sono in disaccordo con la propria società. Comunque il Mezzolombardo ha così potuto schierare due giocatori giovani di sicuro futuro in questo sport. A tal proposito voglio ricordare che anche nella coppa Italia dell'anno scorso a Ciserano la compagine del Castellaro ha schierato due giovani, ma poi non si è inscritta al campionato. Questo è un vero peccato perchè ricordo che le qualità tecniche erano di assoluto livello. Quello che voglio dire è che le società non devono costruire una squadra solo per vincere e puntare al titolo italiano ,ma per partecipare ad un campionato molto avvincente come quello indoor e per far crescere i giovani "casalinghi" come fanno molte società minori del nostro mondo. Spenderei delle belle parole sul movimento femminile che mi stupisce sempre di più ogni volta che lo osservo. In questi ultimi anni ha fatto passi da gigante dal punto di vista tecnico e del numero delle giocatrici. A tal proposito mi piacerebbe trovare una formula nella quale si possa giocare insieme squadre miste maschili e femminili, specialmente nelle categorie giovanili.

D. A tuo giudizio, cosa ha avuto in più il Bagnacavallo rispetto alle altre squadre?

R La coppa Italia è stata vinta dal Bagnacavallo per diversi motivi. Il primo perchè questa società milita da anni in questa specialità, come il Ragusa, schierando sempre giocatori del proprio vivaio e della propria zona, a differenza di quasi tutte le altre squadre del nord costruite solo per vincere e non per partecipare continuativamente ad un campionato. Ovviamente anche per la Fulgur Bagnacavallo l'obbiettivo è sempre stata la vittoria, ma con i propri giocatori! Solo negli ultimi tre anni c'è stato il mio inserimento. Mi sono lasciato convincere ad iniziare questa esperienza a 40 anni e con l'aiuto dei giocatori, con molti allenamenti, come solo a Bagnacavallo si fa e non per ultimo con i saggi consigli di mio padre, che reputo l'unico conoscitore completo del mondo del tamburello nazionale ed internazionale,indoor e open, abbiamo raggiunto dei risultati inseguiti da anni. Altra cosa molto importante è la motivazione per il raggiungimento di un risultato, che ha fatto superare disguidi interni, passati fra giocatori all'interno della società . E penso di essere riuscito , con la mia "autorevole" presenza, ad aiutare il superamento di questo problema ormai archiviato. Poi abbiamo inserito anche una novità tecnica nel mondo dell'indoor come la battuta con la tamburina e non capisco perchè c'è stata una proposta della commissione indoor che voleva toglierla! Perchè invece non copiarla?

D. Concordi nel dire che il Mezzolombardo è la squadra che ha deluso di più mentre il Noarna è stato una piacevole sorpresa?

R In linea di massima si però la compagine del Mezzolombardo non ha schierato i suoi giocatori più rappresentativi che sono in disaccordo con la propria società. Il Noarna è una splendida realtà una squadra davvero difficile da affrontare. Sono convinto che nei prossimi campionati indoor saprà migliorare ancora e ottenere risultati importanti.

D. Un tuo giudizio sul regolamento sperimentale della manifestazione

R. Riguardo le regole sperimentali provate a Rovereto devo dire che il pubblico ha gradito molto il punteggio che fino all'ultimo crea incertezza sul vincitore. Invece come giocatore devo ammettere che rilassarsi mentalmente 5 minuti vuol dire perdere il set e noi a questo non siamo abituati . Altra cosa che ho notato è che il gioco forse è meno spettacolare perchè ogni punto " vale" , tipo un 40 pari, quindi i giocatori ci pensano due volte, prima di provare il grande colpo, ma questa forse è solo questione di allenare la mentalità e farci l'abitudine. Altra cosa importante si nota come il servizio sia molto meno incisivo ed importante nell'economia dell'incontro. Ultima considerazione riguardante il tempo di gioco che si è notevolmente allungato : non avevo mai giocato una partita indoor più di un ora e un quarto, Bagnacavallo - Ragusa è durata un ora e 40 minuti Concludo nel dire che a Rovereto c'erano Società importanti di serie A e B come Castiglione e Malavicina ad osservare il mondo dell'indoor ad alti livelli e dopo una brevissima chiacchierata il Malavicina ha deciso di iscriversi immendiatamente al campionato indoor 2011 di serie A. Come giocatore partecipante a questa disciplina e consigliere federale, faccio i complimenti alla società per questa scelta e mi augurio per il futuro e per il bene del campionato indoor che anche altre Società "importanti" dell'open seguano l'iniziativa.

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