Le novità del 2016 viste con Alessandra De Vincenzi, consigliere federale

Si avvicina anche la ripresa dell’attività femminile. I campionati di serie A e B avranno inizio in data 3 aprile.

Con la consigliera federale Alessandra De Vincenzi, abbiamo fatto il punto della situazione, viste le novità rispetto al passato.

La prima grande novità riguarda il numero di squadre, come sarà il campionato femminile in questo senso?

Quest’anno, per la prima volta nella storia dell’attività femminile, abbiamo un campionato composto da 8 squadre. Quattro sono astigiane: Settime, Piea, Monale e la neo promossa Tigliole, due le bergmasche (San Paolo d’Argon e Dossena) una trentina (Mezzolombardo), vincitrice del titolo di B 2015 e la mantovana Sacca, ripescata dalla serie B. Purtroppo invece langue il “bacino” della Serie B con solo sette squadre nel girone unico nazionale a contendersi il titolo. Le squadre che partecipano al campionato cadetto sono la trentina Besenello, la mantovana Ceresara, le astigiane Tigliolese, Viarigi 1, Viarigi 2, Castell’Alfero e Monalese

A cosa si deve questa riduzione di squadre nella Serie B?

L’attività femminile è diventata costante nei numeri soltanto in questi ultimi 5-6 anni, basti pensare che fino ad una decina di anni fa il titolo veniva assegnato concentrando squadre e partite in un paio di week-end. In questo momento c’è un calo che tenderei a definire come “fisiologico”. Alcune giocatrici decidono purtroppo di smettere per problemi di studio o lavoro, altre per via della famiglia, altre ancora e questo è il tasto più dolente, perché non riescono a trovare società che credono nel settore femminile. Nel 2011, primo anno in cui mi sono occupata dell’attività femminile, avevamo 14 squadre in serie B, un record. Ho sempre cercato di tutelarle e di dar loro ciò che mi veniva chiesto, ovvero campionati più strutturati, con un congruo numero di partite, ci siamo inventati nuove manifestazioni come il Trofeo dell’Amicizia per le squadre esclude dai play off, ma purtroppo non possiamo sostituirci alle società, è da loro che deve partire l’impulso per continuare a “seminare” e cogliere nuovi talenti.

Cosa prevede il regolamento per quanto riguarda i play off e la Coppa Italia?

In accordo con il mio collega Andrea Fiorini, abbiamo deciso di slegare l’attività femminile da quella maschile. Motivo principale di questa scelta è che nel maschile, quest’anno lo scudetto viene assegnato “a classifica” con tempi troppo lunghi rispetto al nostro campionato, poi volevamo riportare il giusto “focus” e valorizzare al meglio le finali scudetto che organizzerò in provincia di Asti, che la Coppa Italia (che giocheremo a settembre) e la Super Coppa per la quale si è offerta di organizzarla la società del Piea (Asti) il primo week end di ottobre. Altra novità riguardano il muro. Personalmente credo molto in questa disciplina, declinata al femminile è davvero spettacolare. La Commissione del Muro ha proposto di svolgere i campionati di serie A e B a Muro femminile non più a fine settembre/ottobre, ma di concentrarli nel momento di maggiore visibilità del Muro, ovvero fine luglio, inizio agosto quando vengono disputate le finali scudetto di Serie A maschile e la Coppa Italia.

Quali sono gli altri appuntamenti importanti della stagione femminile?

Nel primo week end di luglio il Piea ed il Settime saranno impegnati nella Coppa Europa Open per club e mi auguro che la Coppa Europa possa confermarsi italiana. Poi avremo la nazionale under 18 impegnata in Francia per la Coppa giovanile e la Nazionale maggiore che sarà impegnata con il secondo campionato del mondo open.

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