Paola Daldoss, la campionessa 2014

Altra giocatrice premiata con il Premio L'Alegra  Il Tambass (6a edizione in memoria del Dott. Prof. Secondo Grassi e Piero Musso) Paola Daldoss, mezzovolo del Sabbionara e punto di forza della squadra trentina. Succede nell'albo d'oro a Stefana Mogliotti e Chiara Arcozzi, riconoscimenti anche per Germana Baldo (combattività 2013) e Sandrine Nicole (carriera 2012).

Paola Daldoss è nata il 25 maggio 1988. Dottoressa in sociologia. E’ cresciuta a Vigo di Ton, piccolo paese della provincia di Trento, dove il tamburello ha una lunga tradizione. Sin da piccola giocava con suo fratello Sergio che già faceva parte della società del Vigo di Ton. All’età di sette anni il primo tesseramento nel Vigo di Ton. La società al tempo aveva una squadra nel maschile e una nel femminile. La compagine femminile nel giro di qualche anno si sciolse, causa la poca voglia di giocare e allenarsi da parte di molte atlete. Paola Daldoss non rinuncia alla sua passione, migliorerà anno dopo anno. Alla fine i risultati saranno dalla sua parte, visto che oggi è una delle giocatrici più forti nella massima serie. A quindici anni va a giocare nella società del Tassullo. Arrivano i primi successi a livello provinciale. In seguito il titolo in campo nazionale, con l’assegnazione dello scudetto juniores femminile nel 2004 a Montechiaro d’Asti. Nel 2007 passa all’Aldeno, inizialmente come riserva in serie A. Nel corso dell’anno, con la sua grinta e caparbietà conquista il posto come mezzovolo titolare. Un ruolo per lei insolito, perché fino a quel momento, aveva giocato sempre nel ruolo di fondocampista. Sempre come mezzovolo titolare nel 2008 arriva a Sabbionara, dove gioca tutt’ora. Nella formazione aviense sono arrivati gli innumerevoli successi degli ultimi quattro anni. La forte giocatrice trentina in questa intervista parla un po’ delle ultime stagioni. Ovviamente non può certo mancare un riferimento al titolo di campione d’Europa, conquistato a fine agosto a Mezzolombardo con la nazionale italiana.

Che significato ha questo premio per te?

Significa tanto. E’ una grande soddisfazione e ripaga di tutti i sacrifici fatti nel corso degli anni. Il tamburello per me è una grande passione. E’ stato, ed è tutt’ora sinonimo di impegno, rinuncia e fatica. Impegno, perchè non manco mai alle partite e agli allenamenti, spesso lontani da casa. Rinuncia in termini di tempo dedicato alla famiglia e agli amici che non hanno voluto vivere questa esperienza. Infine fatica fisica e mentale perché per arrivare in alto bisogna continuare ad impegnarsi al massimo, sia dentro, sia fuori dal campo di gioco.

Come definiresti il tuo 2014, quarto scudetto consecutivo con il Sabbionara, campione d'Europa con la nazionale italiana, tante soddisfazioni, ma anche un delusione la Coppa Europa di Faedo?

Sono tanti gli aggettivi che possono descrivere il mio 2014. Il primo direi “particolare”. Secondo me è quello che più si addice. Basti pensare che all’inizio dell’anno ho abbandonato il campionato indoor per seguire mio marito gravemente infortunato e pensavo di non riuscire a giocare l’open, mentre ora mi ritrovo a ritirare un premio come atleta open femminile 2014.

Con il Sabbionara quest’anno è stato un anno difficile, abbiamo faticato per buona parte dell’anno e la Coppa Europa persa a Faedo in malo modo lo testimonia. Penso sia stata la più brutta partita disputata dalla squadra nel corso degli anni. Per fortuna però non sono mancati i successi come lo scudetto e la Supercoppa. Queste vittorie sono state delle grandi soddisfazioni personali e dell’intera società Sabbionara. Proprio per questo direi soddisfazione doppia, proprio perché inaspettata e “sudata”, dopo un campionato difficile. Altro grande successo quello di fine agosto, con la nazionale italiana.

Il primo campionato Europeo open è stata la soddisfazione pìù grande a livello personale di questo 2014. Essere chiamati in nazionale e indossare la maglia azzurra è già un immenso piacere ed un grande onore. Vincere, lo è ancora di più, soprattutto se la vittoria avviene con un gruppo di persone a dir poco fantastiche. Abbiamo legato fin da subito e creato una bella armonia, dentro e fuori dal campo. Ci siamo messe tutte a disposizione di Alessandra De Vincenzi, la nostra direttrice tecnica e con impegno e serietà abbiamo seguito le sue indicazioni. Un grande merito e riconoscimento va a lei per quello che mi ha dato, anzi ci ha dato. Credo che le mie compagne condivideranno con me, per l’opportunità e per il legame umano e sportivo che è riuscita a creare assieme a noi. Questo europeo lo porterò sempre con me. Mi ha fatto emozionare tanto. Voglio ringraziare pertanto Alessandra De Vincenzi, ma tutte le mie compagne: Alice Magnani, Beatrice Zeni, Cecilia Dellavalle, Ilaria Balasina, Jessica Gozzelino, Martina Mazzucchetti e Silvia Gozzelino.

Cosa ti aspetti personalmente dal 2015 e come vedi la tua squadra?

Spero di riuscire a disputare un bel campionato assieme alla mia squadra, di riuscire a creare un bel gruppo affiatato, unito e di divertirci tanto. Ovviamente spero anche di ripetere i successi dell’anno scorso e magari aggiungere Coppa Europa e Coppa Italia che ci sono sfuggite in questo 2014. Credo che la squadra del Sabbbionara 2015 sia competitiva e che possa ben figurare e dare filo da torcere alle squadre avversarie. Abbiamo tutte le carte in regola, ma lasciamo che sia il campo ad emettere la sua sentenza.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.